Cronache

Rimini, scontri tra FN ed agenti che evitano contatto con anarchici

Antagonisti e anarchici dei centri sociali si erano dati appuntamento in piazzale Fellini, tappa finale della manifestazione annunciata da Forza Nuova, per boicottare la marcia e provocare allo scontro i rivali. Il cordone di circa 200 agenti organizzato dalle forze dell’ordine ha evitato il contatto tra i due schieramenti, ma sono comunque nati dei tafferugli

Rimini, scontri tra FN ed agenti che evitano contatto con anarchici

Dopo le parole di pochi giorni fa, in cui i militanti di Forza Nuova di Rimini avevano definito “non gradita” la presenza di Laura Boldrini in città, in concomitanza con la manifestazione promossa dal movimento contro le violenze commesse dagli stranieri sulle donne, si sono verificati i preannunciati disordini.

L’episodio ha avuto inizio intorno alle 17:30, quando circa 250 militanti di Forza Nuova si sono dati appuntamento alla stazione ferroviaria di Rimini per poi spostarsi, come previsto, con bandiere e striscioni verso piazzale Fellini. Qui però hanno trovato ad attenderli un centinaio di ragazzi incappucciati, antagonisti ed anarchici dei centri sociali, recatisi intenzionalmente sul luogo del raduno per far saltare la manifestazione dei rivali ed indurli allo scontro. Proprio per questo motivo, a far da cuscinetto tra i due gruppi contrapposti sono stati schierati oltre 200 agenti in tenuta antisommossa.

Una volta giunti all’altezza del grattacielo, i militanti del movimento di destra sono stati fermati dai poliziotti per impedire che entrassero in contatto coi gruppi dei centri sociali. Dopo aver pazientato sperando che la situazione potesse sbloccarsi, il corteo di Forza Nuova ha caricato in direzione degli agenti per aprirsi un varco verso il piazzale. Pronta la replica da parte delle forze dell’ordine, che hanno respinto l’assalto a suon di manganellate: tre agenti sono rimasti feriti nei tafferugli. La situazione è tornata alla normalità solo dopo che il corteo si è sciolto, intorno alle 20:30.

Durante la mattinata aveva avuto invece luogo il “Network day”, congresso dedicato ai diritti umani a cui ha partecipato l’ex presidente della Camera Laura Boldrini. Circa un centinaio di partecipanti, soprattutto del mondo delle cooperative e delle onlus, hanno raccolto l’invito dell’associazione “Rompi il silenzio” per parlare di diritti delle donne ma soprattutto di lotta al razzismo ed immigrazione.

“Le violenze sono tutte uguali, che gli autori siano italiani o stranieri.”, ha riferito la Boldrini, come riportato da “Il Resto del Carlino”, riferendosi alle violenze commesse sulle donne dagli extracomunitari.

“Invece di prendersela con me, Forza Nuova si rivolga a Salvini, in questo Paese è lui il responsabile della sicurezza”.

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