Cronache

"Rischio chimico": ritirati due marchi di uova al fipronil

Allarme del Ministero sulle uova prodotte in due stabilimenti a Caserta e Catanzaro: rischio grave per presenza di fipronil superiore al limite di tollerabilità

"Rischio chimico": ritirati due marchi di uova al fipronil

Il fipronil continua a spaventare l'Italia. Il Ministero della Salute, infatti, ha richiamato uova - prodotte da marchi differenti e probabilmente distribuite in tutto il Paese - contaminate con l'insetticida pericoloso per la salute.

Sul sito del Ministero, infatti, campeggiano due avvisi. Il primo, del 22 settembre, riguarda un lotto di "uova di gallina in guscio" prodotte dalla società agricola Cisam di Mignano Monte Lungo, in provincia di Caserta e distribuite con marchi Cisam, Agriovo, Ovibon e Saccoccio. Le uova riportano data di scadenza dal 22 settembre al 17 ottobre 2017 e sono prodotte dallo stabilimento identificato con il numero IT061017-COD. AZ. 051CE001-A.N.CE IT UY8L. In questo caso il Ministero parla di "rischio grave" per valori di fipronil pari a 0,82 mg per chilo, quando il limite di tossicità acuta è di 0,72 mg per chilo. Non vanno consumate, ma le confezioni devono essere riconsegnate al punto vendita per il rimborso o la sostituzione.

Il secondo avviso, pubblicato il 24 settembre, parla invece di uova prodotte dall'azienda agricola Tomaino Rosina di Serrastretta (Catanzaro) e distribuite come "Uova rosse Az. agricola Tomaino Rosina". Sono riconoscibili perché riportano stampigliato il codice 3IT129CZ079 e sono state prodotte nello stabilimento IT 079047. Anche in questo caso si parla di "rischio grave per la salute dei consumatori per pericolo di tossicità acuta da Fipronil(superamento della dose acuta di riferimento di 0.72 mg/kg)".

Gli acquirenti non devono consumare le uova, ma consegnarle ai servizi veterinari delle Aasspp competenti per territorio.

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