Cronache

Roberto Saviano, dito medio a chi mi insulta

Lo scrittore e autore di Gomorra, Roberto Saviano manda un messaggio chiaro a chi lo critica e insulta. "Continuerò a studiare, ad analizzare, a mettere insieme tasselli e a farne un racconto comprensibile"

Roberto Saviano, dito medio a chi mi insulta

"Se vi infastidiscono le mie parole state alla larga da questa pagina. Non sarà insultando che mi ridurrete al silenzio": parola di Roberto Saviano. Lo scrittore si è sfogato su Facebook e ha lasciato un messaggio inequivocabile a chi lo attacca e a chi lo vuore zittire.

Il messaggio di Saviano

"Se parlo di Napoli, meglio che stia zitto. Se parlo di infiltrazioni mafiose al Nord, meglio che parli di Napoli. Se parlo di riciclaggio a Londra, meglio che parli di Italia. Se parlo di una parte politica, ma non parli mai degli altri? Più mi invitate al silenzio, più capisco di colpire nel segno, di centrare il bersaglio" ha scritto sul suo profilo Facebook. Il messaggio è a corredo di una fotografia in cui si vede l'autore di Gomorra col il dito medio alzato. E ancora: "...Poi c'è chi è convinto che io non capisca ciò che accade perché non vivo più a Napoli, perché non vivo più in Italia. Vivrei, invece, come dice un senatore di Ala, in un attico a Manhattan. Triste constatazione: alla politica si dà ormai credito solo quando diffonde bufale".

"Ed ecco quindi un messaggio chiaro e inequivocabile per chi mi insulta - prosegue Saviano - mi dispiace, perdete il vostro tempo. Continuerò a studiare, ad analizzare, a mettere insieme tasselli e a farne un racconto comprensibile (soprattutto) per i non addetti ai lavori.

Perché è questo il mio obiettivo: condividere ciò che imparo".

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