Cronache

Rom e sinti, sindaco fa ordine: "Mando la ruspa e li faccio pagare"

Il primo cittadino di Gallarate ha applicato la legge di Salvini: "Via il campo abusivo. Ci devono 70mila euro non so se li prenderemo ma conta il principio"

Rom e sinti, sindaco fa ordine: "Mando la ruspa e li faccio pagare"

Lui si chiama Andrea Cassani ed è il sindaco di Gallarate. Leghista della prima ora, in questi giorni sta mettendo in pratica la nuova legge voluta da Matteo Salvini. Obiettivo: sgomberare un campo rom e sinti che era diventato un vero e proprio buco per le casse cittadine. "Ci devono 50.000 euro più 20.000 di multa - spiega a La Verità - non so se li prenderemo ma conta il principio".

La procedutra è iniziata prima dell'arrivo del governo gialloverde: "A marzo - spiega - l'ufficio Edilizia privata dell' assessorato all' Urbanistica ha effettuato un sopralluogo al campo nomadi dove vivono 85 persone e ha verificato 25 abusi edilizi. Allora ha notificato gli abusi e ordinato il ripristino". Dopo i tre mesi canonici garantiti dalla legge per permettere agli abusivi di sanare le irregolarità, i tecnici sono tornati al campo e nulla era cambiato. "C'erano perfino case mobili murate e con l'isolamento termico, il famoso cappotto .- racconta - Un villaggio in piena regola, ovviamente nessuno pagava elettricità e acqua".

Ed è proprio questo punto. Per evitare degrado e di rimetterci pure dei soldi, il sindaco ha applicato la direttiva che permette di "demolire, chiedere il rimborso delle spese e occuparci delle eventuali fragilità sociali". "Su 85 persone - racconta Cassani a La Verità - sono in parecchi ad avere già casa di proprietà e terreni. Alcuni anche l' alloggio pubblico assegnato, ma ci avevano messo altre persone in affitto. Un dirigente del campo a luglio ha comprato una casa ottenendo un mutuo importante". Insomma: chi è indigente farà come tutti gli altri cittadini italiani, ovvero si metterà in fila ai Servizi Sociali per chiedere gli aiuti. Se avranno i requisiti "ce ne occuperemo". "Se decidono di vivere in casa partecipino al bando Aler e se hanno i parametri otterranno l' alloggio pubblico. Noi di campi nomadi a Gallarate non ne vogliamo più", conclude il sindaco.

E sui soldi spesi e le multe precisa: "Se anche non dovessimo recuperare niente sarei contento per due motivi: smettiamo di far pagare alla collettività le loro utenze e facciamo passare un principio di legalità".

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