Cronache

Roma affonda come Atlantide: bufera su Marino

Allagamenti, alberi caduti, automobilisti bloccati, metropolitana ferma: basta un nubifragio per mandare in tilt Roma. Indaga pure la procura capitolina. Marino sul banco degli imputati

Roma affonda come Atlantide: bufera su Marino

Ci sarà un’indagine della procura di Roma sui disagi provocati in città dal maltempo delle ultime 24-36 ore. Il procedimento, coordinato dal procuratore aggiunto Roberto Cucchiari (del gruppo "incolumità pubblica"), scaturisce dall’esposto annunciato dal Codacons e dalle denunce, date per imminenti, di privati cittadini e altre associazioni. Al momento, la procura intende procedere con un "modello 45", e cioè senza ipotizzare alcun reato e senza indagati. Alla luce delle varie segnalazioni che dovessero arrivare all’attenzione dei pm di piazzale Clodio, potrebbe essere formulato il reato di disastro colposo. Ma quello giudiziario non è che uno dei "fronti" aperti dal maltempo che sta pesando sull’Italia in queste ore. Vi è anche la polemica politica. "Sarebbe auspicabile che il sindaco Marino, fra un gay pride e una partecipazione alla giornata dell’orgoglio rom, passando per il rifiuto a prendere parte alla manifestazione per la liberazione dei mrò, si preoccupasse anche ogni tanto, magari a tempo perso, di Roma - commenta il deputato azzurro Luca D’Alessandro - la città, infatti, sotto la sua guida è ormai disastrata, come neanche nei periodi bui del Medioevo cade a pezzi".

Allagamenti, alberi caduti, automobilisti bloccati, metro A bloccata per ore. Questo lo scenario di una domenica di giugno, con la città affollata di turisti alle prese con ombrelli e cartine stradali bagnate. Un po' come era accaduto alla fine di gennaio scorso, quando c’era stata un’alluvione che aveva messo in ginocchio la città. Le previsioni si conoscevano da giorni, ma quando sulla Capitale si sono abbattute numerose bombe d’acqua, l'intera città è andata in tilt. "Nonostante l’allerta meteo fosse già conosciuta - tuona Dario Rossin, vice presidente della commissione Ambiente di Roma - appare chiaro che i disagi del passato non hanno insegnato nulla a questa amministrazione che si trova sempre impreparata soprattutto sul fronte della prevenzione". Nel mirino la (disastrosa) amministrazione del sindaco Ignazio Marino. "Azioni come allacciamenti fognari, pulitura delle caditoie e altre azioni importanti di manutenzione possono essere intraprese non appena il bilancio sarà approvato", ha precisato il primo cittadino della Capitale. "Dobbiamo iniziare un piano di manutenzione ordinario e straordinario - ha ribadito Marino - e ci sono molte azioni che spero vengano intraprese al più presto: gli allacciamenti fognari che erano carenti a gennaio a Prima Porta sono già programmati da tre anni ma senza bilancio approvato non possiamo aprire i cantieri".

Aldilà delle promesse di Marino, ogni volta che piove la Capitale si paralizza. Tanto che l'amministrazione comunale è stata subito presa di mira sui social. Su Twitter impazzano hashtag come #sottomarino e #dimissioni. "L’unico a non aver visto le previsioni è stato Marino? - chiede Luciano Ciocchetti di Forza Italia - Marino si è convinto di non essere all'altezza del ruolo che ha assunto un anno fa o intende perseverare e condurre la Capitale allo sfacelo?". Nell'ultimo anno Marino ha speso la bellezza di 3 milioni di euro per la manutenzione della città. Ma non è servito a molto. "Roma come Atlantide - dichiara Giuseppe Cangemi, consigliere del Nuovo Centrodestra della Regione Lazio - l’ennesima bomba d’acqua ha mostrato l’inettitudine di Marino che ancora una volta, a fronte di una tempesta annunciata da giorni, si è fatto trovare prontamente impreparato". A scagliarsi contro il sindaco non c'è solo il centrodestra. Anche da sinistra piovono aspre critiche.

Tanto anche alcuni esponenti del Sel paragonano Roma Capitale a "una città del Terzo mondo".

Commenti