Cronache

Roma, senza acqua da tre giorni: inquilini in rivolta occupano via Tiburtina

Senza acqua da tre giorni per un guasto alle pompe idrauliche: decine di inquilini delle case popolari hanno bloccato via Tiburtina con alcuni cassonetti dell'immondizia. Nella serata di ieri l'intervento del Campidoglio

Roma, senza acqua da tre giorni: inquilini in rivolta occupano via Tiburtina

Quasi trecento famiglie rimaste per oltre tre giorni senza acqua corrente. Succede a Roma, in via Sante Bargellini, nel quartiere di Casal Bruciato, dove decine di persone ieri pomeriggio sono scese in strada, occupando via Tiburtina con alcuni cassonetti dell’immondizia.

Una protesta dettata da rabbia ed esasperazione per i frequenti problemi alla rete idrica dovuti alla scarsa manutenzione delle pompe idrauliche in alcune case popolari di proprietà dell’Inps, che è montata dopo decine di appelli e segnalazioni cadute nel vuoto. Per placare gli animi sul posto sono dovuti intervenire diversi blindati della Polizia, e solo dopo alcune ore dal Campidoglio è stato disposto un intervento.

Secondo quanto riferisce una nota diffusa da Palazzo Senatorio “il Dipartimento Patrimonio di Roma Capitale si è tempestivamente attivato per provvedere al ripristino della normalità in merito alla situazione” per gli immobili di via Sante Bargellini 23 “privi del servizio idrico”. Il quantitativo di acqua trasportata dall’autobotte giunta sul posto per tamponare l'emergenza però, stando a quanto riportato dal quotidiano Il Tempo, non sarebbe stato sufficiente per tutti gli inquilini. Nella serata di ieri almeno due le palazzine sarebbero rimaste a secco nonostante l’intervento disposto dal sindaco. Soltanto stamattina, secondo quanto comunicano dal comitato di quartiere Beltramelli-Meda-Portonaccio, la situazione sarebbe stata finalmente risolta.

Dinanzi alle lamentele dei residenti inferociti, costretti a fare i conti con i disservizi oltre che con il degrado dilagante nella zona, poco distante dalla Stazione Tiburtina, il Campidoglio ha puntato il dito contro l’Inps, al quale, secondo la stessa nota diffusa nella serata di ieri, spetterebbero le operazioni di manutenzione degli immobili. Le palazzine sono utilizzate “in fitto passivo da Roma Capitale per l'Edilizia Residenziale Pubblica”, chiariscono dal Comune. Dall’ente, però, mettono le mani avanti e si dichiarano “indisponibili a procedere”. Per questo Roma Capitale ha reso noto di aver “tempestivamente provveduto a stanziare fondi per 14 mila euro e ad inviare i propri tecnici sul posto”, oltre a garantire “un servizio di autobotti attivo fino alla completa risoluzione del danno".

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