Cronache

Roma, ancora incidenti mortali: "Colpa delle buche"

Il fondo stradale sconnesso torna ad uccidere. Ieri sera un centauro ha perso la vita in viale del Lido di Castelporziano, ancora una volta il teatro della tragedia sono le strade del X Municipio

Roma, ancora incidenti mortali: "Colpa delle buche"

Prosegue la scia di sangue sulle strade della Capitale. E così, lungo le vie consolari e le arterie che conducono al litorale romano, gli incidenti mortali sono ormai all’ordine del giorno. Ieri sera non c’è stato nulla da fare per Andrea, 36 anni, sbalzato dallo scooter mentre percorreva viale del Lido di Castelporziano che collega via Cristoforo Colombo alla Litoranea. La vittima, dopo aver perso il controllo del suo Piaggio Liberty, è scivolata sotto ad una vettura che proveniva nell’altro senso di marcia. L’impatto è stato fatale anche perché, stando alle prime ricostruzioni, l’uomo viaggiava senza casco.

Ancora una volta, le condizioni dissestate dell’asfalto del X Municipio, avvallato dalle radici degli alberi, sarebbero all’orgine della tragedia. Ed è passata appena una settimana dall’incidente di Noemi Carrozza, la sincronette azzurra deceduta sulla Cristoforo Colombo lo scorso 15 giugno. Sua madre e chi l’ha vista scivolare a terra, sin da subito, ha puntato il dito contro le pessime condizioni del manto stradale. Le stesse che, sulla via Ostiense, hanno strappato Elena Aubry all’affetto di mamma Graziella. “Questo è un bollettino di guerra”, commenta la signora Graziella alla notizia dell’ennesimo schianto. “Ogni giorno - prosegue - veniamo abbattuti dai cecchini”. E ancora: “Ditemi a quante vittime dobbiamo arrivare prima che qualcuno prenda dei seri provvedimenti, ridateci il nostro diritto a non morire”.

Dopo la morte di Elena, infatti, il minisindaco pentastellato Giuliana Di Pillo ha disposto la chiusura della via Ostiense, fino alla stazione di Ostia Antica, per chi viaggia sulle due ruote. Una misura emergenziale, per scongiurare che l’ammaloramento delle strade uccida ancora. Ma, come ha ricordato il capogruppo delle liste civiche del X Municipio, Andrea Bozzi, “chiudere una strada perché troppo pericolosa, anziché occuparsi di rimetterla in sesto, è la riprova che il Municipio è dimenticato dal Campidoglio”. Dall’amministrazione capitolina, continua Bozzi, “non è arrivato nulla in termini di risorse” e “nelle strade di competenza municipale abbiamo visto spuntare innumerevoli cartelli con limiti a 30 chilometri orari”.

Per vincere lo stallo, Maria Cristina Masi, consigliera azzurra in X Municipio, propone ai colleghi di “unire le forze” e realizzare “una mappatura seria dei tratti più critici” che “possa spronare il Campidoglio a destinare risorse mirate a mettere in sicurezza le strade che costituiscono una minaccia per l’incolumità dei cittadini”.

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