Cronache

Roma, maxi evasione fiscale. Imprenditore in manette

Sequestrati 344 milioni di euro a Giovanni De Pierro, da tempo fuggito in Spagna

Roma, maxi evasione fiscale. Imprenditore in manette

Maxi evasione fiscale. Sequestrati 344 milioni di euro a un imprenditore romano. Giovanni De Pierro, 66 anni, da tempo fuggito in Spagna, secondo gli uomini del Gico (Gruppo investigazione criminalità organizzata) della Guardia di Finanza è accusato di appropriazione indebita, truffa ai danni di enti pubblici, bancarotta fraudolenta, riciclaggio di capitali illeciti, trasferimento fraudolento di valori e reati tributari. Già dal 2012 i “segugi” delle Fiamme Gialle della capitale hanno ricostruito tutto il patrimonio riconducibile a De Pierro. L’uomo è indiziato di aver organizzato un sodalizio criminale operante principalmente a Roma ma con interessi in tutto il territorio nazionale e in alcuni Stati europei e sudamericani. L’ultimo sequestro è avvenuto questa mattina: 15 società e consorzi, partecipazioni societarie, automezzi, ma soprattutto denaro in decine di conti correnti in Italia e all’estero, per un valore di 74 milioni di euro. Il sequestro, disposto dal Tribunale di Roma è stato effettuato dai finanzieri del comando provinciale Roma, G.I.C.O. Gli inquirenti avrebbero accertato l’esistenza di un gruppo criminale a struttura piramidale che, utilizzando il paravento di numerose società formalmente amministrate da una vari prestanome, pensionati, nullatenenti, clochard, è riuscito, da un lato ad assicurarsi un elevato numero di appalti pubblici (soprattutto nel settore dei servizi di pulizia), dall’altro a sottrarsi al pagamento di ingenti somme dovute all’Erario, all’Inps, all’Inail e agli Enti locali. Come? Attraverso mezzi fraudolenti e avvalendosi di società che, dopo brevi periodi di operatività venivano poste in liquidazione o trasferite all’estero.

Dopo il maxi-sequestro del gennaio scorso, 73 società italiane e 14 straniere per un valore complessivo di 277 milioni di euro, le Fiamme Gialle hanno individuato e sottoposto a sequestro decine di conti correnti e polizze, nonché portato avanti accertamenti patrimoniali sul conto di altre 15 società operanti nei settori di “servizi di sostegno alle imprese” e della “costruzione di imbarcazioni da diporto e sportive”, scoprendo una rete di intrecci societari tutti riconducibili a De Pierro. Tra questi il Consorzio Nautico Toscano, con sede legale a Roma e con cantieri a Rosignano Marittimo, Livorno, e Pisa. L’azienda realizza lussuose imbarcazioni da diporto con marchio Austin Parker. Gli accertamenti svolti dagli inquirenti, dunque, avrebbero accertato come De Pierro sia riuscito ad accumulare un ingente patrimonio mobile e immobile del tutto incompatibile con i redditi dichiarati. Tale sproporzione, oltre alla pericolosità sociale, ha permesso di ottenere, secondo la normativa del “Codice Antimafia”, decreto legislativo 159/2011, l’applicazione della sorveglianza speciale e il sequestro, finalizzato alla confisca, dell’intero patrimonio, riconducibile direttamente o indirettamente all’imprenditore. Patrimonio stimabile in 351 milioni di euro, di cui circa 65 milioni in denaro giacente su conti correnti e polizze in Italia e all’estero. Fra i beni sequestrati, prossimi alla confisca, 14 società straniere con sede nel Regno Unito, Lussemburgo, Belgio, Costa Rica e Isole Vergini Britanniche. Ancora: quote relative a 15 società e consorzi con sedi a Roma, Latina e Livorno con attività di “altri servizi di sostegno alle imprese” e movimento merci relativo a trasporti terrestri, attività dei servizi di trasporto marittimo, raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi, coltivazione di ortaggi in colture protette, compravendita di beni immobili effettuata su beni propri.

Infine 174 immobili tra fabbricati e terreni a Roma e provincia, Avellino, Isernia, Milano, Rieti, Frosinone, Sassari, Oristano, Livorno, Siena e Latina; due gli yacht di oltre 20 metri tirati in “secca”.

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