Cronache

A Roma come nella giungla: allarme per i rami incolti che nascondono la segnaletica

Dal centro alla periferia cartelli stradali e semafori vengono celati dalle fronde degli alberi a causa della scarsa cura del verde. E i comitati di quartiere lanciano l'allarme

A Roma come nella giungla: allarme per i rami incolti che nascondono la segnaletica

A Roma, come nella giungla, i rami degli alberi coprono i segnali stradali creando non pochi disagi ai cittadini. Succede un po’ ovunque, dai quartieri centrali alla periferia dove le fronde di platani e tigli che non vengono potati da un bel pezzo oscurano semafori, segnaletica verticale e fermate dei bus.

Una situazione di emergenza denunciata a Repubblica da associazioni e comitati di quartiere e che, secondo quanto si apprende dallo stesso quotidiano sarebbe già stata sottoposta all’attenzione dell’assessore all’Ambiente di Roma Capitale, Pinuccia Montanari.

Qualche mese fa nel quartiere Tiburtino la segnaletica della corsia preferenziale di via di Portonaccio, nascosta dalle chiome degli alberi, era costata ai cittadini una valanga di multe, e ora lo stesso scenario potrebbe ripetersi anche in altre zone di Roma. Scovare semafori e cartelli stradali in alcuni tratti del Lungotevere o nelle vie del quartiere Prati, infatti, è diventata un’impresa quasi impossibile per gli automobilisti. Mentre nel quadrante sud della Capitale, all’Eur e a Fonte Meravigliosa, la vegetazione abbandonata ha avvolto persino le fermate degli autobus.

E se molti romani ormai sono abituati a convivere con i rami caduti durante la nevicata dello scorso febbraio, a Vigne Nuove e a Tor Sapienza c’è pure chi è costretto a camminare al buio perché in alcune strade il fogliame ha coperto completamente i lampioni.

A fine maggio un pino secolare si è schiantato al suolo a pochi metri da Castel Sant’Angelo. Qualche giorno prima era toccato ad un altro albero ad alto fusto, che si era abattutto sulla rete elettrica dell’anello ferroviario, tra stazioni Ostiense e Tuscolana. Le segnalazioni di associazioni e comitati crescono giorno dopo giorno.

Ma gli interventi continuano a farsi attendere.

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