Cronache

Roma, Ratzinger risponde alle critiche: "Speculazioni assurde"

L'ex Pontefice ha risposto alle accuse sulla sua scelta di lasciare il pontificato

Roma, Ratzinger risponde alle critiche: "Speculazioni assurde"

Joseph Ratzinger ha oggi risposto alle accuse che vedevano le sue dimissioni come parte di un complotto. "Non c'è il minimo dubbio circa la validità della mia rinuncia al ministero petrino" ha scritto di suo pugno in una lettera a La Stampa , definendo come le speculazioni in proposito siano "semplicemente assurde". La sua rinuncia alla carica di Pontefice è stata ampiamente ponderata, e non obbligata - come hanno sentenziato alcuni - da pressioni ricevute dallo stesso Vaticano. "Sono pervenuto alla certezza che le mie forze, per l'età avanzata, non sono più adatte per esercitare in modo adeguato il ministero petrino", annunciava l'11 febbraio 2013, tra lo stupore dei presenti in Piazza San Pietro. Allora aveva aggiunto che la sua rinuncia non significava un ritorno nel privato, lontano dal mondo. "Non porto più la potestà dell’officio per il governo della Chiesa, ma nel servizio della preghiera resto, per così dire, nel recinto di San Pietro", è questa la frase - pronunciata da Ratsinger al momento delle dimissioni - che da molti venne interpretata come la volontà di voler affiancare il Papa successivo.

Oggi, a più di un anno di distanza, Ratzinger ha preso carta e penna e dal monastero "Mater Ecclesiae" e ha stroncato tutte le illazioni. "Le speculazioni circa la invalidità della rinuncia sono semplicemente assurde - ha motivato l'ex Pontefice -. Se un Papa si rende conto con chiarezza che non è più capace, fisicamente, psicologicamente e spiritualmente, di assolvere ai doveri del suo ufficio, allora ha il diritto e, in alcune circostanze, anche l'obbligo, di dimettersi". A chi critica la sua decisione di mantenere gli abiti papali e il nome da pontefice, Benedetto XVI ha risposto che si è trattata di mera praticità. Al momento delle sue dimissioni non vi erano altri abiti disponibili, e rincara affermando come il suo vestiario sia ben differente da quello di Papa Francesco. Una chiara dimostrazione si è avuta quando nel giorno del concistorio a cui era stato invitato Francesco, egli non sedette su una posizione di rilievo, ma fra le file dei cardinali.

E quando Francesco gli si avvicinò per salutarlo, Ratzinger si tolse lo zucchetto per rispetto.

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