Cronache

Roma, scontri ultras, Marino sotto accusa: "Il sindaco non ha vigilato"

Forza Italia, Lega Nord e Fratelli d'Italia attaccano il sindaco e il ministro: "Si dimettano e chiedano scusa per quello che è successo"

Roma, scontri ultras, Marino sotto accusa: "Il sindaco non ha vigilato"

Basta qualche migliaio di ultras per mettere a ferro e fuoco la Capitale. Roma è una città indifesa. I tifosi sono arrivati in pieno centro, hanno di fatto seminato il terrore e vandalizzato piazza di Spagna e altri luoghi storici della Capitale. Un attacco figlio della follia degli ultras e della scarsa prevenzione del Comune di Roma. Così dopo gli scontri con la polizia a Ignazio Marino non resat che contare i danni e provare a respingere le responsabilità: "Ho protestato e chiesto spiegazioni a chi ha la responsabilità dell’ordine pubblico in questa città, consentendo che monumenti preziosi e recentemente restaurati come la Barcaccia, diventassero bersaglio di gesti violenti". Insomma il sindaco, che in questi casi dovrebbe essere in prima fila per difendera la sua città, si occupa di cercare i colpevoli del caos altrove scordando che anche lui è responsabile dell'ordine pubblico. A rinfrescare la memoria al sindaco è il deputato azzurro Domenico D'Alessandro: "È davvero commovente la disperazione del sindaco di Roma, Ignazio Marino, di fronte alla devastazione del centro storico provocata dagli holligans olandesi. Evidentemente troppo concentrato su di sè, su come sostenere e dare asilo alle comunità rom a dispetto della
comunità rom-ana, su come disegnare nuovi simboli che cancellano anni di storia millenaria, Marino deve aver dimenticato le più elementari norme di prevenzione".

E ancora: "Ci chiediamo infatti chi doveva vigilare, se non il sindaco di Roma, (e la domanda andrebbe posta anche al Ministro dell’Interno), sull’ordine pubblico e sulla protezione dei monumenti della città in vista di una partita che anche i muri sapevano a rischio. Sarebbe ora di un’assunzione di responsabilità invece che di lacrime di coccodrillo". Ancora più duro il commento di Roberto Calderoli: "Se poche decine di tifosi olandesi ubriachi riescono a mettere in scacco l'ordine pubblico e a devastare, ieri, Campo dei Fiori e, oggi, Piazza di Spagna e il centro della Capitale, chi è preposto alla tutela dell'ordine pubblico e chi dovrebbe guidare la città devono andarsene a casa subito". Dello stesso parere pure il leader della Lega Nord, Matteo Salvini: "Tifosi olandesi devastano Roma. Il prefetto di Roma dovrebbe dimettersi, il suo capo Alfano dovrebbe dimettersi e chiedere scusa", afferma su Facebook. Infine anche Daniela Santanché attacca il ministro degli Interni e il sindaco di Roma: "Quello che sta accadendo in questi minuti a piazza di Spagna, nel cuore di Roma, dove è in scena una vera e propria guerriglia messa in opera dagli ultrà del Feyenoord, è indegno. Roma è messa a ferro e fuoco da un manipolo di tifosi ubriachi: che pagina vergognosa per la Capitale".

"Esprimo - aggiunge - la mia solidarietà alle forze dell'ordine che si trovano a fronteggiare un manipolo di invasati. Il Governo riferisca subito in Parlamento: vogliamo subito nomi e cognomi dei colpevoli e soprattutto vogliamo capire come sia stato possibile arrivare a tutto questo.

Marino dove sei? E Alfano?".

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