Cronache

Roma, senegalesi occupano il posto dei disabili e scatta il raid

Roma, la lite nata tra un disabile e due senegalesi si trasforma in un'aggressione

Roma, senegalesi occupano il posto dei disabili e scatta il raid

“Sporchi negri tornate a casa vostra”. In via dei Glicini, nel quartiere romano di Centocelle, la lite per un posto auto si trasforma in un’aggressione razzista. Nasce tutto dal diverbio tra un disabile di 75 anni e due senegalesi, incensurati, rispettivamente di 45 e 42 anni.

Gli stranieri si sono appena posteggiati con la loro Nissan Micra quando l’anziano gli intima di andarsene. Hanno in parte occupato il parcheggio per i disabili e il settantacinquenne li rimprovera: “Quel posto è mio e voi non potete occuparlo”. Ma i due minimizzano: “Guarda che ce la fai a parcheggiare, non serve che la spostiamo”. La discussione prosegue senza che si raggiunga alcun tipo di mediazione ed i toni crescono fino a trasformarsi in offese.

Ed è proprio in risposta ad un’offesa rivolta da uno dei due africani all’anziano che un gruppo di romani decide di intervenire. Quattro o cinque persone in tutto che, inizialmente, si avvicinano per difendere il settantacinquenne a parole. Ma qualcosa va storto e, stando alla ricostruzione de Il Messaggero, di lì a poco volano calci e pugni. E non solo. Nel parapiglia compare anche una tronchese da elettricista, usata da uno dei romani per ferire alla schiena uno dei senegalesi. Verrà ritrovata più tardi da un militare dell’Arma, per terra, vicino al luogo dell’aggressione. La violenza viene disinnescata solo dall’arrivo dei carabinieri del nucleo radiomobile diretto dal colonnello Claudio Rubertà, allertati dai residenti. Due romani di 45 e 46 anni sono stati denunciati per lesioni personali aggravate e atti discriminatori, mentre mancano all’appello i loro complici. I due senegalesi sono stati soccorsi e medicati sul posto dagli operatori del 118. Il ferito, che ha rifiutato il ricovero, ha denunciato: “Mi hanno chiamato sporco negro”.

In queste ore, i militari stanno acquisendo le testimonianze di chi c’era per chiarire la dinamica dell’accaduto.

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