Cronache

Roma, tenta di uccidere la madre ​ma non può essere arrestato

Un 30enne con problemi psichici di Roma ha distrutto l'abitazione della madre e ha tentato di ucciderla. Dovrebbe essere affidato a una struttura riabilitativa ma i posti sono limitati

Roma, tenta di uccidere la madre  ​ma non può essere arrestato

Barricata da oltre 20 giorni nella sua casa all'Eur (Roma) per paura che il figlio Andrea, 30enne con problemi pisicologici, possa aggredirla e ucciderla. Una richiesta d'aiuto chiara: "Aiutatemi, mio figlio vuole ammazzarmi".

Le aggressioni

L'uomo ha il divieto di avvicinamento alla casa ma dorme in auto a pochi metri dall'abitazione pronto a ad altri scatti d'ira, come sottolinea Il Messaggero. Una rabbia che ha già portato Andrea a distruggere l'appartamento a picconate: finestre e porte divelte, soffiti sventrati e muri distrutti. Oltre due anni l'attacco più devastante, che ha ridotto le quattro mura domestiche in macerie.

Una situazione angosciante e pericolosa in cui la mamma di Andrea vive costantemente e interrotta solamente quando riesce a far arrestare il figlio per stalking e danneggiamento. Ma a vivere nel terrore sono anche i vicini della donna, che spesso, come nel caso della dirimpettaia che si è trovata la macchina a un cumulo di lamiere dopo che Andrea era passato di lì con il suo solito piccone.

Andrea il 12 novembre scorso è stato scarcerato e la madre si è dovuta barricare di nuovo in quello che resta della sua abitazione. Il 30enne dovrebbe essere ricoverato in una struttura riabilitativa, conosciuta come Rems, che ha sostituito il posto dell’ospedale psichiatrico. Peccato che le molteplici domande di affidamento vengano sempre ignorate. Motivo? In Italia ne esistono solo 23 e hanno posti limitatissimi e accolgono pazienti solo su base regionale. Il pm Vincenzo Barba aveva disposto l'affidamento ma le strutture sono sempre a corto di posti.

L'avvocato Alessandro Olivieri che segue Andrea e la sua famiglia ha presentato una raffica di denunce, come riporta Il Messaggero, ma non c'è stato nulla da fare.

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