Cronache

Roma, volontari in rivolta della Biblioteca nazionale

Finti volontari alla biblioteca di Roma. La denuncia arriva da alcune delle persone che lavorano all'interno della biblioteca

Roma, volontari in rivolta della Biblioteca nazionale

Finti volontari alla biblioteca di Roma. La denuncia arriva da alcune delle persone che lavorano all'interno della biblioteca per conto di una cooperativa che fa riferimento a un dipendente del Mibact e che da anni gode di una convenzione. Federica Rocchi, come riporta Repubblica, ha deciso di raccontare la loro vita: "Viviamo col rimborso spese da scontrini. Raccogliamo anche gli scontrini per terra pur di raggiungere la cifra, se necessario: mica possiamo spendere davvero quei soldi...", racconta. Poi arriva la denuncia su facebook: "Siamo inseriti nel registro dei turni del personale della biblioteca per lo svolgimento di diverse mansioni come la vigilanza agli accessi, il servizio accoglienza, l'ufficio prestito, la distribuzione del materiale librario nelle sale di lettura, i servizi di magazzino e in altri uffici. Lavoriamo quattro ore al giorno, cinque giorni su sette, e, in vista delle festività invernali ed estive, dobbiamo presentare una richiesta ferie per assentarci. È evidente, dunque, che la biblioteca fa affidamento su di noi per lo svolgimento dei servizi". Lettera firmata da sette persone, le altri quindici invece preferiscono non andare allo scontro. "In passato siamo stati minacciati", spiega la Rocchi. Adesso questi volontari temono di perdere il posto. Il ministero infatti, con l'ampiamento del servizio civile, ha sottolineato come le strutture debbano riflettere sui costi delle convenzioni. Ed è proprio questo passaggio che preoccupa i volontari che in una lettera scrivono: "Il lavoro fintamente volontario che abbiamo prestato finora sarà sostituito dal servizio civile. Il 30 giugno verrà interrotto il rapporto con noi della biblioteca nazionale di Roma e saremo mandati a casa senza, peraltro, alcuna forma di sostegno al reddito.

E laddove proseguisse il rapporto con associazioni che offrono lavoro volontario, questo dovrà essere continuamente sostituito in modo da non dare adito al sospetto che si tratti di quello che in realtà è: lavoro mascherato da volontariato".

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