Cronache

Sacerdoti tedeschi contro il celibato: "Non c'è nella Bibbia"

La lettera aperta di undici preti e teologici cattolici di Colonia in Germania. "Adesso sentiamo la solitudine, isolamento sterile". Apertura sulle donne: "Crisi di vocazione, senza senso escluderle"

Sacerdoti tedeschi contro il celibato: "Non c'è nella Bibbia"

“Il celibato raramente sprigiona energie per l’attività pastorale, non c'è alcun riferimento a questa norma nella Bibbia”. Undici sacerdoti e teologi cattolici tedeschi chiedono, in una lettera aperta, una nuova e più incisiva riforma della Chiesa cattolica. E rincarano la dose, poi, proponendo di combattere la carenza di vocazioni aprendo il sacerdozio anche alle donne.

I sette punti della missiva che riporta la data del 10 gennaio e che è stata firmata da Wolfgang Bretschneider, Hans Otto Bussalb, Gerhard Dane, Franz Decker, Günter Fessler, Willi Hoffsümmer, Winfried Jansen, Fritz Reinery, Josef Ring, Josef Rottländer, Heinz Schmidt, e poi sottoscritta anche da Klaus Kümhoff, Erhard März, Horst Pehl, Josef Rosche, inoltre, sembrano inchiodare Papa Francesco a una realtà di declino che passa per una poco incisiva presenza all’interno delle comunità, specialmente nelle grandi città.

Secondo i prelati tedeschi, che hanno festeggiato così il 50esimo anniversario della loro ordinazione a Colonia, bisogna che la Chiesa esca dai paludamenti e abbandoni l’eccessiva prudenza. “Prestare maggiore attenzione ai doni carismatici di uomini e donne non si devono più chiudere negli armadi del diritto canonico”. E poi l’accusa alla Chiesa di aver ceduto allo spirito dei tempi, che tende ad atomizzare le comunità spingendo individui e famiglie a vivere rinchiusi in se stessi chiedendo maggior fiducia alle reti relazionali sui territori, accantonando i centralismi distanti dalle comunità locali.

Ma il punto interessante riguarda la severa critica al celibato ecclesiale. Che spingerebbe i sacerdoti, secondo i prelati tedeschi, a conoscere il male della solitudine. Come scrivono nella lettera, così come riportata da Settimananews.it: “Sentiamo in modo chiaro la solitudine. Il modello dell’uomo da solo porta a un isolamento sterile e a un inutile eccesso di lavoro. Il celibato raramente sprigiona energie spirituali per la pastorale”. E poi il colpo teologico: “Nella Bibbia non esistono parole a sostegno di una simile norma ecclesiastica. Una citazione biblica è da stimolo alla riflessione per una possibile revisione: ‘Bisgona che il vescovo sia irreprensibile, marito di una sola donna’”.

A rimarcare la posizione del gruppo di Colonia, le dichiarazioni che Franz Decker ha rilasciato a Die Welle, citate anche dall'Independent: "Pensiamo che sia inaccettabile chiedere a chi voglia diventare prete di rimanere celibe. Crediamo che ogni cattolico debba decidere liberamente se sposarsi o meno, a prescindere dal lavoro, dalla vocazione, come accade tra i Protestanti, tra gli Ortodossi, in ogni chiesa tranne che in quella Cattolica".

Importante è il passaggio sull'apertura alla celebrazione del culto anche alle donne: “Abbiamo bisogno urgente di coraggiose iniziative riguardo la questione dell’ammissione ai ministeri ordinati.

Non ha per noi alcun senso continuare a pregare lo Spirito per avere vocazioni e al contempo escludere tutte le donne da questi uffici”.

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