Salone del Mobile

Al Salone del Mobile il classico vince ancora

Lo stile più tradizionale resta un punto di forza dell'offerta. Ma a piacere è anche il classico rivisitato in chiave contemporanea abbinato al complemento d'arredo, un altro punto di forza del design e della produzione made in Italy

Al Salone del Mobile il classico vince ancora

Il settore dell'arredamento classico del Salone Internazionale del Mobile. Una carta vincente sulla quale continuano a puntare i numerosi espositori italiani ed esteri della manifestazione più trendy di Milano. E con una buona risposta di pubblico, soprattutto internazionale, anche se l’affluenza, a detta dei venditori è leggermente variata come provenienze dei bauyer rispetto allo scorso anno. In particolare si è registrata una minore partecipazione da parte dei russi, mentre in crescita sono stati i visitatori provenienti dai paesi emergenti dell'area geopolitica: Uzbekistan, Kazakistan, Azerbaigian, anche dall’Ucraina. Anche cinesi, giapponesi e arabi sono stati numerosi nei padiglioni soprattutto nei primi giorni, mantre gli americani si sono dimostrati meno interessati al classsico. Questo evidentemente riflette quella che è la situazione di fermo generale del mercato: in realtà molti chiedono informazioni, sono incuriositi, chiedono prezzi, però in quanto a fare acquisti nell'immediato non si sbilanciano anche se le trattative business sono molte.

Il visitatore che si reca a vedere il classico certamente è attratto anche dal moderno, perché è stuzzicato dall’innovazione, dalle metamorfosi degli stili e dal design in evoluzione, ma il classico è l’elemento trainante per il Made in Italy, perché possiede la qualità preziosa della tradizione ed è quello a cui ambisce l’altrettanto prezioso cliente di lusso. Esso si configura come una garanzia per il venditore: è un acquirente che può permettersi di spendere cifre molto alte e fa parte di una affezionata nicchia privilegiata che aspira a una produzione interamente artigianale, progettata e realizzata con merce di prima qualità.

Del resto il moderno, si sa, oltre ad essere meno pregiato, passa di moda, ma ad esso, spiega Manuela Vannucchi, responsabile commerciale della ditta Daniela Lucato Complementi d’arredo, "si contrappone ormai un classico rivisitato in chiave contemporanea: quello vecchio stampo, barocco, pesante, kitch, non interessa più neanche ai russi perché anche loro si sono molto europeizzati nel tempo".

Si punta molto sui toni chiari, quest’anno, come si vede nell’esposizione di Asnaghi Interiors: le ambientazioni proposte sono in generale su colori tenui e tinte pastello, dai letti, ai cuscini, alle poltrone e i divani del soggiorno, con strutture in imbottitura capitonné e testate in decapato, rigorosamente lavorate a mano. Un elemento completamente nuovo è il letto alla consolle, altri, come i complementi d’arredo, sono rinnovati e rivisitati. In particolare per rispondere alle esigenze del mercato arabo si osserva la linea dominante del ricamo con motivi orientaleggianti e l’utilizzo di toni come l’azzurro misti a oro lucido, che sono particolarmente richiesti dal target. Un uso copioso delle sete invece, in particolare nella rifinitura plissettata dei rivestimenti delle poltrone, è particolarmente gradito al mercato cinese.

Ma proseguendo verso il cuore dei padiglioni ci si imbatte anche in maestosi lampadari di Swarovski, cornici intarsiate, sontuosi soprammobili, specchi imponenti, eleganti appendiabiti, scale principesche, pomposi orologi a pendolo, ceramiche, porcellane e molto altro ancora, come ad esempio le collezioni di Villari, che propone un'offerta davvero di qualità e adatta a molti ambienti, un classico che non conosce confini e incontra gusti trasversali.

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