Cronache

Salotti, alberghi e ristoranti: tutti i luoghi del Renzi romano

Ora che da Firenze (si) è catapultato nella Capitale, il premier incaricato sembra prendere gusto a frequentare i locali più in della mondanità romana

Salotti, alberghi e ristoranti: tutti i luoghi del Renzi romano

Quasi tutti quelli che arrivano a Roma promettono e giurano di non farsi mai corrompere dalla mondanità e dagli agi dei salotti della capitale, e Matteo Renzi non fa eccezione. Ma, come spesso accade, più dell'onor poté il digiuno, e anche i più incorruttibili si sono dovuti piegare alle necessità del corpo: "Non mi avranno" assicurava, forse anche in chiave elettorale, il segretario, che frequenta con regolarità solo il loft del regista Fausto Brizzi, a San Lorenzo.

Da quando deve trattenersi a Roma sempre più spesso il premier incaricato, come rivela Dagospia, è solito alloggiare al centralissimo hotel Bernini Bristol, di proprietà del parlamentare fiorentino di Forza Italia Barnabò Bocca. Per pranzo, Renzi si concede volentieri una sosta dal toscano Tullio, il celeberrimo ristorante dell'establishment romano, luogo prediletto dai potenti per concludere affari e definire i dettagli delle manovre politiche. I gusti del prossimo premier sembrano piuttosto semplici, come si addice a chi dedica molto tempo al lavoro: Renzi spesso si limita a mangiare una bistecca alla griglia o una pasta al pomodoro, per un pranzo veloce e leggero.

Com'era immaginabile, il segretario Pd ama anche indulgere alla tavola del suo amico Oscar Farinetti, patron di Eataly e proprietario di un megastore alla stazione Ostiense e dell'Hamburgeria di Via Veneto, uno dei cosiddetti "fast food di qualità" che vanno tanto di moda. Per fare uno strappo alla regola si va dal bistrot Baccano, frequentato da molti esponenti della corrente che a lui fa capo all'interno del partito, per un goloso piatto di pasta burro e alici, oppure alla Terrazza Barberini, già rifugio di Cofferati e Bassolino, dove riferiscono che si conceda non una ma addirittura due pizze margherita.

Certo ci potrà essere un po' di nostalgia per la pappa al pomodoro e la trippa dei ristoranti fiorentini, ma nel frattempo il segretario non sembra affatto riluttante a trovare conforto nelle prelibatezze della gastronomia capitolina.

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