Cronache

Sea Watch, Salvini chiude porti "Ci pensino Malta e Bruxelles"

Il vicepremier non cede agli appelli della Sea Watch, di nuovo in mare con 47 migranti recuperati davanti alla Libia: "Intervengano Malta, l'Olanda o Bruxelles"

Sea Watch, Salvini chiude porti "Ci pensino Malta e Bruxelles"

Se il sindaco di Lampedusa è pronto a far sbarcare i 47 migranti salvati dalla ong Sea Watch, il ministro dell'Interno Matteo Salvini non ha nessuna intenzione di cedere e aprire i porti.

E anzi si prepara a un nuovo braccio di ferro con Malta e soprattutto con l'Europa, che già in passato non ha rispettato gli impegni presi con l'Italia. "Sea Watch sta navigando verso Malta e le condizioni meteo sono in peggioramento", dice il vicepremier e leader della Lega, "È necessario che Malta la accolga nel proprio porto, mentre l’Olanda - che chiede agli altri Paesi di far sbarcare gli immigrati - sia pronta a collaborare con La Valletta per gestire lo sbarco e l’accoglienza con la regia di Bruxelles".

I 47 naufraghi sono in mare da cinque giorni, come ricorda la stessa Ong tedesca: "Domani è in arrivo una forte perturbazione da nord-ovest: è prevista tempesta", spiegano dall'organizzazione, "I nostri ospiti a bordo soffrono molto il freddo. Abbiamo bisogno di un riparo, di un porto sicuro al più presto".

"La Sea Watch con 47 a bordo è vicina alle coste di Lampedusa? Noi non erigiamo muri. Gli sbarchi del resto li abbiamo ogni giorno...", aveva detto oggi il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, "Il tempo dovrebbe peggiorare in serata. Se mi interpellano per arrivare in porto, io rispondo che devono chiedere l'autorizzazione alla Guardia costiera. Noi siamo esecutori e di certo non mettiamo muri, né io né alcun altro lampedusano.

Lo sanno e non lo sanno tutti, a partire da Salvini, che gli sbarchi qui continuano ogni giorno?".

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