Cronache

Salvini "minaccia" gli aggressori dei carabinieri: "Devono avere paura"

Matteo Salvini agli aggressori di Pisa: "Devono avere paura". Poi manda messaggi di solidarietà ai carabinieri: "Il ministro dell'Interno è con loro"

Salvini "minaccia" gli aggressori dei carabinieri: "Devono avere paura"

"I carabinieri aggrediti a Pisa da due ambulanti senegalesi sappiano che il ministro è con loro e che gli italiani sono con loro". Da un comizio a Brindisi, Matteo Salvini torna a parlare dell'aggressione choc rimediata da due militari dell'Arma ieri pomeriggio a Pisa. E il capo del Viminale manda un messaggio chiaro ai vuolenti che hanno preso a pugni i militari dell'Arma: "Dovrebbero iniziare ad avere paura", dice il ministro scatenando l'applauso della folla (guarda il video).

Il video, pubblicato stamattina proprio da Salvini, ha immortalato i momenti cruciali dell'aggressione (guarda qui). I militari erano in servizio in via Vecchia Barbaricina nella cittadina toscana per combattere il commercio di merce contraffatta. Dopo aver sequestrato 150 borse che gli abusivi avevano esposto su teli stesi in terra, uno dei senegalesi si è scagliato contro le forze dell'ordine. Prima se l'è presa con uno dei due carabinieri, poi ha sfogato la sua rabbia sull'altro. Il risultato? Dall'ospedale hanno spiegato che un militare "ha riportato la frattura del setto nasale, con una prognosi di 30 giorni, l'altro una distorsione al dito di una mano". Nessuno dei due, in maniera professionale, ha reagito alle provocazioni.

L'Arma sta svolgendo le doverose indagini per identificare gli aggressori. Nel frattempo, è arrivato il sostegno incondizionato del ministro dell'Interno. Che, dopo aver assicurato vicinanza ai feriti, è andato all'attacco dei senegalesi responsabili del gesto. "Gli aggressori - ha detto Salvini - dovrebbero iniziare ad aver paura. Non sono i cittadini per bene ad aver paura di stare in Italia. E lo dico ricordando che gli immigrati regolari e per bebne che sono qui per costruirsi un futuro portando rispetto ad una cultura che spalanca loro le porte, sono benvenuti. Non hanno nulla da temere.

Per chi sacappa dalla guerra la mia casa è la sua".

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