Cronache

Sardegna, bufera sul presidente Fidal: "Dopo le donne, i veri atleti"

La società che ha organizzato la gara minimizza la frase: "Il presidente Lai era al microfono per presentare le gare da otto ore, un momento di stanchezza capita"

Sardegna, bufera sul presidente Fidal: "Dopo le donne, i veri atleti"

"Ci sono cose che nel 2017 non si dovrebbero sentire. Specialmente da chi ricopre cariche pubbliche di un certo rilievo", si è sfogata sui social Giulia Andreozzi, una delle atlete che ieri ha partecipato ai campionati societari di corsa campestre a Villacidro, in Sardegna.

Il riferimento è a una frase pronunciata dal presidente della Fidal Sardegna, Sergio Lai, durante la competizione. Dopo la corsa femminile, Lai ha presentato la gara maschile che seguiva dicendo al microfono: "Ora arriva la gara clou, vedremo gareggiare i veri atleti".

A commentare l'episodio è stata proprio Andreozzi su Facebook: "Come donna e come sportiva non ritengo che si possa fare finta di niente o minimizzare. Sono affermazioni gravi e inaccettabili, di cui si dovrebbe essere chiamati a rendere conto".

Il racconto dell'atleta non è passato inosservato e l'Assist, l'associazione nazionale atlete, ha annunciato che oggi scriverà al presidente del Coni, Giovanni Malagò, e al presidente della Fidal Sardegna "che ha pronunciato queste parole offensive e intollerabili" mettendo in copia il ministro dello Sport, Luca Lotti, e la delegata del governo alle Pari Opportunità, Maria Elena Boschi "perché siamo stufe e stufi di questi episodi. E se non sentiremo scuse ufficiali, chiederemo le dimissioni".

La replica del presidente Fidal

Contattato da la Repubblica, il presidente Lai sembra non essersi reso conto della gravità delle sue affermazioni: "Cosa? Chi l'ha scritto? Un post su Facebook? Non credo a quello che mi sta dicendo. Un attacco così a me che esalto tutti i miei atleti, uomini e donne. Ho calcato un po' la mano sulla gara dei 10 chilometri perché è la più dura, le donne non li fanno 10 chilometri". Quando gli si fa notare che a scrivere il post è stata appunto una donna, che aveva appena concluso una gara altrettanto massacrante pur se di otto chilometri, Lai si difende: "Non ho offeso nessuno, ho un consenso enorme e nel mio consiglio regionale tantissime donne. Proprio non riesco a capire perché tirare fuori una cosa del genere invece che parlare di sport, ma tanto voi parlate soltanto di calcio!".



La società che ha organizzato la gara cerca di sistemare la situazione: "Noi dell'organizzazione non ci siamo accorti del commento in questione - dice Nicola Pittau, dirigente della Olympia Villacidro - il presidente Lai era al microfono per presentare le gare da otto ore, un momento di stanchezza capita".

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