Cronache

Sarnico, fermato terrorista in hotel in cui trascorreva le vacanze

L’uomo, ignaro del mandato di cattura che era stato emesso nei suoi confronti, si trovava in un albergo in compagnia della moglie, di origini algerine, e di un’amica italiana

Sarnico, fermato terrorista in hotel in cui trascorreva le vacanze

Sottoposto a fermo un cittadino di nazionalità marocchina di 65 anni residente in Belgio, Lahbib El Mahmoudi, che è stato intercetteto dalle forze dell’ordine in un albergo di Sarnico, sulla sponda occidentale del lago d’Iseo. L’uomo stava trascorrendo una serena vacanza in compagnia della consorte, una donna di nazionalità algerina, e di una conoscente italiana di origini pugliesi.

Sono stati i carabinieri della compagnia di Sarnico, con l’appoggio della questura di Bergamo ed il coordinamento della direzione centrale di polizia criminale, a far scattare le manette ai polsi del marocchino. Su di lui pendeva un mandato di cattura internazionale, emesso nello scorso marzo dalla procura generale presso la corte d’appello di Rabat (Marocco). Lunga la serie di reati contestati: attentato alla sicurezza dello stato, partecipazione ad associazione terroristica, associazione criminale finalizzata alla commissione di atti di terrorismo, violazione della legge sulle armi e gli esplosivi e triplice omicidio.

Secondo le informazioni in possesso degli inquirenti, a seguito delle indagini svolte a suo carico, il marocchino sarebbe un componente della cellula terroristica facente capo a Belliraj Abdelkader. Il gruppo, composto almeno da 35 individui, si sarebbe reso protagonista dell’omicidio del direttore di un centro islamico, l’imam Adbullah al-Ahdal, e del suo vice Salem Bahri, di quello di un egiziano operante presso l’ambasciata dell’Arabia Saudita di Bruxelles, di traffico internazionale di armi da fuoco e documenti falsi, e di altre attività criminali.

Il terrorista, che ignorava l’esistenza del mandato di cattura internazionale, è stato sottoposto ad arresto; ritenuto all'interno della casa circondariale di Bergamo, è ora in attesa della documentazione necessaria per procedere all’estradizione.

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