Cronache

Gli sbarchi senza fine Ci sono altri 650 arrivi

Gli sbarchi senza fine  Ci sono altri 650 arrivi

Gli sbarchi non conoscono sosta in questo inizio rovente d’estate. Dopo i 13.500 immigrati arrivati nei giorni scorsi, ne sono giunti altri 650 ieri al porto di Catania. Sono stati recuperati in mare nel corso di più operazioni di soccorso. Hanno viaggiato sulla nave militare svedese «Bkv 002», sulla quale c’erano anche 9 salme. Sono state recuperate il 28 giugno da due gommoni. I compagni di viaggio di questi sventurati parlano di un’altra tragedia del mare avvenuta nei giorni scorsi. A 5 ore dalla partenza dalle coste libiche, avvenuta al mattino, i due natanti avrebbero iniziato a imbarcare acqua. Lo hanno riferito agli operatori dell’Organizzazione internazionale per le migrazioni (Oim) gli 80 superstiti sbarcati venerdì da una nave battente bandiera inglese attraccata a Brindisi. Sulla nave c’erano altri 340 immigrati. I dispersi in mare sarebbero una sessantina. Secondo l’Oim il naufragio si è verificato lunedì scorso, giorno in cui sono stati soccorsi circa 5mila immigrati. Secondo le testimonianze raccolte, i migranti dispersi facevano parte di un gruppo di 140 persone partite da Sabratha. Tra gli immigrati scesi a Brindisi alcuni presentavano ustioni gravi tanto da richiedere il ricovero. Restando in Puglia, lungo il litorale di Gallipoli è stato rintracciato da polizia e carabinieri un gruppo di 45 immigrati. Si tratta di 29 uomini, 11 minori e 5 donne di nazionalità presunte irachena e pakistana che sono sbarcati eludendo i controlli in mare fino a giungere a destinazione, dove sono stati lasciati. Hanno viaggiato su una barca a vela di 8 metri con bandiera americana, che è stata individuata dai militari della locale Capitaneria di Porto e rimorchiata in porto. Al vaglio degli investigatori la posizione di due uomini dell’Azerbaijan, ritenuti i presunti scafisti. I migranti sono stati condotti al centro di prima accoglienza Don Tonino Bello di Otranto. Intanto Frontex denuncia la minaccia armata da parte di militari su una motovedetta libica nei confronti di una sua nave che aveva preso a bordo 600 immigrati. In Sicilia, che con i suoi porti rappresenta il primo approdo delle migliaia di migranti che partono dalle coste libiche e, meno frequentemente, da quelle turche, la macchina dell’accoglienza è sotto pressione. Le prefetture sono al lavoro per individuare le strutture in cui dislocare in seconda battuta i migranti dopo una breve permanenza negli Hotspot per consentire le operazioni di identificazione e il controllo sanitario. In Sicilia rimane il 7% degli arrivati. Prima regione per accoglienza è la Lombardia con il 13%. Dal 1 gennaio al 30 giugno sono arrivati 83.360 immigrati a fronte dei 70.222 arrivati nello stesso periodo lo scorso anno. L’aumento è del 18,71%. Il numero dei minori stranieri non accompagnati arrivati in Italia dall'inizio dell'anno è 9.761.

Numeri e percentuale che non ingloba ancora gli arrivi di questi due giorni di luglio.

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