Scontro frontale a Pesaro, morti 2 ragazzi

Uno scontro frontale nella notte tra due autovetture. Due ragazzi sono morti e altre cinque persone sono rimaste ferite, tra loro ci sono anche bambini. Il drammatico impatto è avvenuto verso le 19 di ieri sera, domenica 10 marzo, sulla strada del mare, la statale 16, al chilometro 229, tra Gabicce e Pesaro. I piccoli rimasti coinvolti nel frontale, secondo le prime informazioni, non sarebbero in gravi condizioni. Sul luogo dell’incidente sono immediatamente giunti i Vigili del fuoco di Pesaro, la Polizia municipale, sei ambulanze e i medici del 118. La strada è rimasta bloccata per diverse ore.

Lo scontro è avvenuto tra un’Audi A4 con alla guida Giuseppe Troisi, residente a Pesaro, una delle due vittime. Anche l’amico seduto sul sedile posteriore, Juendi Xhani, è morto a causa del violento impatto. Vive, ma in gravi condizioni, le due ragazze con loro in auto, una di 22 e l’altra di 19 anni. L’Audi, secondo una prima ricostruzione, sarebbe stata in fase di sorpasso quando è giunta un’altra auto, una Hyundai Kona, dal senso opposto di marcia. Il 71enne alla guida non è però riuscito a evitare lo scontro. A bordo anche due bambini di 8 anni. I tre occupanti della Hyundai sarebbero rimasti praticamente illesi. I due giovani invece sarebbero morti sul colpo. Tutti i feriti sono stati trasferiti all’ospedale di Pesaro.

I Vigili del fuoco hanno lavorato diverse ore per riuscire a estrarre i corpi dalle lamiere dell’auto rimasta praticamente distrutta, andatasi a schiantare contro un muro di cinta dopo essersi più volte rigirata su se stessa. Sul luogo del grave incidente la Polizia municipale si è occupata di fare i rilevamenti del caso per cercare di capire l’esatta dinamica del frontale. Matteo Ricci, il sindaco di Pesaro, ha voluto scrivere su Twitter in merito al terribile incidente “Una tragedia immensa. La città è sconvolta e si stringe in un grande abbraccio alle famiglie dei ragazzi deceduti. Preghiamo affinché i feriti e i bimbi possano stare meglio presto. Grazie mille ai soccorritori. Quando succedono disgrazie del genere si rimane senza fiato.