Cronache

La scritta "Dux" non bruciò per caso: l'incendio fu appiccato da piromani

I carabinieri trovano inneschi di palle di carta imbevute di liquido infiammabile: smentita la prima ricostruzione, che parlava di un incendio scatenatosi per caso da un fornello

La scritta "Dux" non bruciò per caso: l'incendio fu appiccato da piromani

La scritta"Dux" bruciata in un incendio durante l'ultima settimana di agosto non è stata vittima di un rogo incidentale ma con ogni probabiltà è andata in fumo per un fuoco appiccato da alcuni piromani.

A svelarlo un sopralluogo dei carabinieri-forestali svolto nei boschi fra Antrodoco e Poggio Bustone: nel corso dell'ispezione, i militari hanno trovato alcune palle di carta imbevute di liquido infiammabile, che le forze dell'ordine ipotizzano che possano essere altrettanti inneschi. Si tratterebbe dunque di un incendio doloso.

Verrebbe così smentita la teoria, diffusa in un primo momento, per cui le fiamme si sarebbero propagate da un fornello su cui qualcuno aveva messo a bollire la passata di pomodoro. Sul tema è intervenuta anche l'esponente di Forza Italia Alessandra Mussolini che, parlando ai microfoni di Radio Cusano Campus ha commentato così il ritrovamento dei carabinieri: "Mi hanno chiamato molti cittadini da Antrodoco, farò una visita col sindaco a prescindere dalle questioni politiche. Quel bosco è un patrimonio di tutti, l'hanno bruciato di proposito, non è vero che qualcuno stava cuocendo i pomodori. Quell'incendio lo hanno fatto i rossi, ma non i pomodori".

Nei giorni convulsi dell'incendio alcuni esponenti del movimento di estrema destra di Casapound Italia hanno peraltro anche lanciato una sottoscrizione pubblica per il restauro della scritta una volta che le fiamme fossero state domante. La scritta "Dux" sul Monte Giano venne realizzata nel 1939 dalla Scuola Allievi Guardie Forestali di Cittaducale in omaggio a Benito Mussolini.

Nelle giornate di bel tempo è visibile anche da Roma.

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