Cronache

A scuola viene perseguitato dai compagni e chiede un coltello

Mamma preferisce invece iscriverlo a un corso di autodifesa

A scuola viene perseguitato dai compagni e chiede un coltello

L’incubo di andare a scuola al mattino e sapere che qualche bulletto lo avrebbe attaccato. Per questo motivo un ragazzino di 16 anni, che frequenta una scuola superiore a Desenzano, ha chiesto alla mamma un coltello, per autodifendersi da tanti soprusi. Non è un ragazzo molto alto e sembra anche esile, dimostra probabilmente meno anni di quelli che effettivamente ha. Forse per questi motivi alcuni bulletti della sua scuola hanno deciso di prenderlo come bersaglio di offese e scherni. Un giorno l’alunno non ce la fa più e decide di chiedere a sua madre un’arma per difendersi, o almeno scoraggiare i compagni stupidi. Senza quel coltello non sarebbe certo rientrato in aula. La mamma a quella richiesta è rimasta disperata. Pensare al suo bambino, ormai cresciuto, costretto a varcare la porta della scuola con un coltello in tasca. Poi per fortuna l’idea.

Un altro modo per potersi difendere esiste, senza per forza ricorrere alle armi. Un bel corso di autodifesa personale per under 16. Proposta accolta dal ragazzino che ha iniziato a frequentare il corso. “Il bullismo è un fenomeno che assume dimensioni sempre più preoccupanti, non si può rimanere indifferenti” ha spiegato Santo Cotelli, vicepresidente di Auser, l’associazione che ha promulgato i corsi per ragazzi. Il costo è simbolico, solo 10 euro per poter coprire le spese. Al momento il 16enne segue le lezioni di karate con quattro mamme e il loro mentore è un ex poliziotto, insegnante di arti marziali, Giancarlo Manfredini. Come ogni disciplina orientale di rispetto, la cosa principale è impararla per potersi difendere, non per attaccare. Così la mamma spiega perché si è rivolta a questa soluzione “E’ sempre stato perseguitato da compagni energumeni che lo sbeffeggiano per l’aspetto fisico e per il rendimento scolastico non proprio brillante. Non voleva più andare a scuola se non armato”. Dopo solo due lezioni la condizione sembra essere migliorata, il figlio ha ritrovato fiducia in se stesso e nella capacità di reazione.

Ha anche appreso qualche semplice ma efficace trucchetto per mettere al tappeto chi gli si avvicina con cattive intenzioni.

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