Cronache

Scuole e strade che franano Ma i colpevoli non si trovano

Il sottosegretario Faraone smentisce il ministro all'Istruzione Giannini: «Mancano otto miliardi»

Scuole e strade che franano Ma i colpevoli non si trovano

RomaI bimbi di Ostuni non hanno più una scuola da frequentare e la Sicilia è divisa in due dopo il cedimento di due piloni lungo il viadotto che collega Palermo a Catania. Ma anche la Penisola era già tagliata in due da oltre un mese dopo il crollo della campata di un altro viadotto lungo la A3, la famigerata Salerno-Reggio Calabria. Un incidente dal bilancio tragico: un operaio morto ed autostrada chiusa con grandissimi disagi per gli automobilisti.

Ma non basta . Ieri nella scuola elementare Maria Rocca di Olbia un altro crollo. Una plafoniera con due lampade si è staccata dal soffitto ed è piombata su un banco, fortunatamente vuoto perchè gli alunni si erano già alzati e stavano uscendo. Ora, a danni fatti e con un bilancio di due bambini e una maestra gravemente feriti ad Ostuni, si grida allo scandalo e si aprono inchieste. Ma governo ed enti locali si lanciano nel solito pietoso rimpallo di responsabilità dove tutti accusano e nessuno mai è responsabile. Per il crollo del soffitto sulla testa di alunni e maestre la Procura di Brindisi ha già ipotizzato i reati di crollo colposo e lesioni colpose. Il sostituto procuratore Piarpaolo Montinaro ha una relazione sull'incidente dei vigili del fuoco e l'elenco delle ditte che hanno eseguito i lavori. Per il momento sono stati individuati cinque nomi considerati diretti responsabili dei lavori eseguiti. Intanto la scuola Pessina teatro del drammatico crollo è stata posta sotto sequestro e per il momento non è stata trovata una sede alternativa per i 687 scolari coinvolti, visto che anche l'edificio nel quale avevano frequentato la scuola negli anni passati è stato dichiarato inagibile dai tecnici. Il sindaco di Ostuni, Gianfranco Coppola, promette di trovare presto una nuova sede e annuncia che il Comune si costituirà parte civile. Ieri ad Ostuni è arrivato il sottosegretario all'Istruzione, Davide Faraone, annunciando una indagine interna al ministero e garantendo che delle «teste salteranno». Per ora però le teste che si sono fatte male sono soltanto quelle dei bambini. Faraone difende l'operato del governo sottolineando che proprio sull'edilizia sono stati investiti 3,9 miliardi. Non specifica però che in realtà tre miliardi circa per ora sono rimasti sulla carta, non spesi. Non solo. É lo stesso Faraone ad ammettere in un'intervista a Mattino5 con Maurizio Belpietro che per mettere davvero le cose a posto occorrerebbero almeno 12 miliardi. Oltretutto Faraone smentisce in questo modo proprio il ministro dell'Istruzione, Stefania Giannini, che sempre ieri dopo l'incidente ha dichiarato che per l'edilizia scolastica «non servono altre risorse». Ma è di tutta evidenza che non basterebbero neppure i 12 miliardi che ipotizza Faraone. Oltre alle già note ricerche di Cittadinanzattiva e Legambiente che hanno evidenziato tutte le falle del sistema dal punto di vista dell'inquinamento ambientale e del rischio sismico ora anche Save the Children sottolinea come il 70 per cento delle scuole abbia più di 30 anni e necessiti di interventi urgentissimi, evidenziando la necessità di vigilare sui lavori.

Anche per il ripristino delle autostrade occorreranno fondi ingenti. Graziano Delrio, ministro delle Infrastrutture, valuta che per ricostruire le due carreggiate del viadotto occorreranno un paio d'anni.

L'Anas stima una spesa di circa 30 milioni.

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