Cronache

Scuole pubbliche a pezzi Ma dopo i dati negativi arrivano segnali di svolta

Il patrimonio edilizio del Paese è ormai vetusto e a rischio Piano del governo per 20mila edifici. Le risposte di Mapei

Scuole pubbliche a pezzi Ma dopo i dati negativi  arrivano segnali di svolta

Su 40mila scuole italiane, 24mila hanno gli impianti elettrici, idraulici o termici che non funzionano, oppure sono insufficienti, o addirittura non a norma; 9mila edifici hanno gli intonaci che cadono a pezzi, e oltre 7mila hanno bisogno di rifare tetti e coperture. Ancora: 3.600 sedi necessitano di interventi sulle strutture portanti e 2mila espongono i loro studenti al rischio di amianto. Sono gli sconfortanti numeri contenuti nel «Diario della transizione» del Censis, che fa il punto sullo stato dell'edilizia scolastica del nostro Paese. Dati confermati dai rapporti pubblicati annualmente dall'associazione Legambiente.

Per quanto riguarda la qualità del patrimonio edilizio presente in diverse aree italiane, si conferma la disparità territoriale tra Nord e Sud: se Trento, Prato e Piacenza sono i primi tre capoluoghi di provincia nella graduatoria di Legambiente per qualità dell'edilizia scolastica, bisogna invece arrivare alla 23esima posizione per trovare il primo capoluogo di provincia del Meridione: l'Aquila, seguito da Lecce alla 27esima posizione. Roma, invece, non è stata inserita nella graduatoria perché ormai da diversi anni presenta dati incompleti.

Il panorama è preoccupante. Il 2014, però, registra una novità per gli operatori del settore: il governo ha varato un piano organico sull'edilizia scolastica che coinvolgerà oltre 20mila edifici (per un totale di 4 milioni di studenti) e un investimento di circa un miliardo di euro. Tre i filoni che lo compongono e che prendono il nome di «scuolenuove», «scuolesicure», e «scuolebelle». Il progetto coinvolgerà una scuola su due e dovrebbe permettere, nel giro di 2 anni, di contare su scuole più sicure e più nuove, grazie allo sblocco di risorse dei Comuni dai vincoli del Patto di stabilità per un valore di 244 milioni e al finanziamento per 510 milioni dal Fondo di sviluppo e coesione, per interventi di messa in sicurezza, decoro e piccola manutenzione.

Forte dei suoi 18 anni di esperienza nell'ambito del miglioramento e adeguamento sismico delle strutture, Mapei mette a disposizione differenti soluzioni esclusive dedicate all'ingegneria strutturale, dalle più classiche a matrice polimerica e fibre Mapei Frp System al più moderno concetto di rinforzo basato sull'impiego di matrici inorganiche e fibre Mapei Frg System, sino alle soluzioni di rinforzo in fibra di vetro sotto forma di «seismic wallpaper» dedicate alle strutture non portanti Mapewrap eq system, la cui evoluzione è Eq Dekor, nata dalla collaborazione tra Mapei e Inkiostro Bianco, che coniuga l'azione antisismica con gli effetti estetici. Per l'adeguamento sismico delle strutture, Mapei propone anche i compositi cementizi a elevatissime prestazioni meccaniche con tecnologia Planitop Hpc (High Performance micro-Concrete), concepita per il rinforzo mediante incamiciatura a basso spessore (1,5-3 cm) di strutture portanti (travi, pilastri, nodi). Grazie allo sblocco del Patto di stabilità nel 2014 saranno finanziati 404 cantieri - in corso o che stanno aprendo - con progetti dall'importo medio di un milione. Questo intervento avrà un valore di 122 milioni sul 2014 e altrettanti sul 2015. Gli oltre 4.000 sindaci che hanno risposto all'appello del presidente del Consiglio, segnalando interventi di edilizia scolastica necessari nell'immediato, hanno trovato risposta nei Dpcm firmati in giugno. Per gli altri Comuni si aprirà una possibilità con il Documento programmatico di economia e finanza e con i mutui agevolati in fase di attivazione con oneri a carico dello Stato. Con le delibere approvate dal Cipe il 30 giugno sono stati destinati complessivamente 510 milioni di euro all'edilizia scolastica riprogrammando fondi di sviluppo e coesione. Di questi, 400 milioni andranno a interventi di messa in sicurezza e agibilità delle scuole per un totale di 2.480 interventi (valore medio di circa 160mila euro), già resi ammissibili e presenti in graduatorie, ma che solo oggi sono finanziati e che potranno partire terminato l'iter di registrazione delle delibere. In seguito agli accertati ribassi d'asta, saranno finanziati altri 845 progetti.

Sempre quest'anno è previsto uno stanziamento di 150 milioni che serviranno a finanziare interventi di piccola manutenzione, decoro e ripristino funzionale su un totale di 7.751 plessi scolastici.

Una possibilità per avere scuole più sicure, una chance per la ripresa del settore edilizio.

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