Cronache

Il segreto della felicità e chi fa la fila per scoprirlo

Il segreto della felicità e chi fa la fila per scoprirlo

Nel mondo senza adulti la felicità costa 5 cent. «Secondo me tu hai paura di essere felice, Charlie Brown. Non pensi che la felicità ti farebbe bene?». «Non lo so. Quali sono gli effetti collaterali?». Per una volta Lucy, nel suo chioschetto giallo con la scritta psychiatric help, viene spiazzata dal bambino con la testa rotonda. Nessuno in effetti ti mette in guardia dai costi nascosti della felicità.

La felicità tira, fa successo, chiama gente e fa vendere, soprattutto se c'è qualcuno che ti svela come acchiapparla. Il New York Times racconta che perfino a Yale, dove dai tempi delle love story tra Bill Clinton e Hillary Diane Rodham non si stupiscono più di nulla, sono rimasti stupefatti dal pienone a un corso sulla felicità. Il titolo? Psychology and the Good Life e da qui milleduecento iscritti, un quarto degli studenti del terzo anno, ma soprattutto un record assoluto nella storia dell'università. Nei 317 anni di storia di Yale non era mai successo. Il precedente primato è del 1992 con 1.050 presenze. Quella volta si parlava di come la legge condiziona la psiche umana.

La felicità è un tema eterno. Sta lì da quando hanno cacciato Adamo ed Eva dall'incoscienza dell'Eden. Poi, come si sa, la voglia di mordere la mela, il simbolico frutto della conoscenza, li ha fatti cadere dall'albero e precipitare negli affanni della vita reale. Il parto, il sudore della fronte, un figlio devoto, l'altro rancoroso, e tutto quello che segue.

Poi gli americani sul desiderio di rialzarsi dalla caduta hanno costruito una nazione. Thomas Jefferson, su suggerimento del fiorentino Filippo Mazzei, fece scolpire sulla dichiarazione d'indipendenza il diritto di ogni uomo a ricercare la propria felicità. Quello che Jefferson si dimenticò di aggiungere fu il resto: la ricerca della felicità è un diritto inalienabile, un pilastro della libertà individuale, solo che non è affatto gratis. Costa l'ira di Dio e quelli che sperano di raggiungerla a poco prezzo sono un po' gonzi o parecchio illusi. Sicuramente poco consapevoli. È proprio per questo che dai tempi di Epicuro che ci si mette in fila al discount della felicità. Epicuro però era onesto e si faceva pagare parecchio. Quelli a buon mercato erano gli elisir della felicità spacciati nelle terre del West dai Medicine show. La pozione magica che fa passare tutti i mali. Negli anni i Doc hanno fatto carriera. La professoressa Laurie Santos, che si è inventata il corso, magari non appartiene alla stessa schiatta, ma di certo è bravissima ad ammaliare il pubblico. Qual è la sua ricetta? Studiare il cebo dei cornetti, una sorta di scimmia sudamericana molto abile negli affari. È una lontanissima parente dell'homo sapiens e di certo non è stupida, solo che tende a complicarsi la vita con scelte simili a quelle degli umani. Quello che la professoressa Santos consiglia è di ridefinire le nostre abitudini ancestrali, piccoli esercizi per ricalibrare la psiche. Non si sa se funziona, soprattutto come sospetta Charlie Brown non si conoscono gli effetti collaterali. O come dice sempre un amico: beato te che non capisci un c...

Vittorio Macioce

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