Cronache

Sei arresti: incastrati dai selfie con armi e droga

In manette sono finiti sei marocchini con l’accusa di detenzione di armi comuni da sparo

Sei arresti: incastrati dai selfie con armi e droga

Sei persone, accusate di detenzione illecita di armi comuni da sparo, sono state arrestate, traditi dai selfie.

Le manette sono scattate a seguito delle indagini condotte dai carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile di Luino (Varese) per contrastare il fenomeno dello spaccio nei boschi.

Due sono gli episodi chiave della vicenda. Il primo è l’incendio del 30 dicembre 2018 a Montegrino Valtravaglia: durante le operazioni di spegnimento i carabinieri forestali di Cunardo rinvenivano un cellulare parzialmente bruciato. L’analisi del dispositivo faceva emergere alcune fotografie che ritraevano tre stranieri con pistole e fucili. Gli uomini furono identificati e catturati tra il 9 gennaio e il 19 marzo: si trattava di tre marocchini di 20, 30 e 40 anni, il primo rintracciato in una casa abbandonata a Luino, gli altri due a Milano.

Il secondo episodio è il ritrovamento il 5 marzo di un’Audi A3 parcheggiata vicino ad un’area boschiva a Marzio. Nel cruscotto c’era un telefonino, anche in quel caso contenente le foto di tre marocchini che imbracciavano armi e maneggiavano cocaina. Fu accertato che l’auto era in uso ad un gruppo criminale proveniente da Milano che spacciava nei boschi vicini al confine con la Svizzera, in Val Marchirolo e in Valganna.

Nei loro confronti il Tribunale di Varese emetteva un’ordinanza di custodia cautelare in carcere, eseguita dai Carabinieri il 15 marzo nel corso di un’operazione di rastrellamento in Valganna.

Venivano altresì recuperate le armi nascoste tra la vegetazione, una carabina Flobert provento di furto, una doppietta calibro 16, un coltello a serramanico, una roncola, munizioni ed oltre 100 grammi di cocaina, 50 di hashish e 20 di eroina destinati allo spaccio.

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