Cronache

"Sei stato vittima di abusi da parte del prete?", i volantini choc apparsi fuori da una parrocchia di Verona

A Verona affissi i volantini con l'invito a raccogliere informazioni e testimonianze per chiarire presunti abusi sessuali da parte di un prete, ora deceduto

"Sei stato vittima di abusi da parte del prete?", i volantini choc apparsi fuori da una parrocchia di Verona

Sono stati affissi nella notte tra domenica e lunedì, ma da allora non si parla di altro. A Ponte Crencano, a Verona, lunedì mattina sono comparsi dei volantini nei pressi della parrocchi di Santa Maria Ausiliatrice, nei giardini comunali, negli impianti sportivi dove si allenano i ragazzi della zona e negli istituti scolastici del quartiere. L'avviso d'altronde, non lascia dubbi: "Se sei stato, anche tu, come me in passato, vittima di abusi sessuali da parte di un prete di questa parrocchia che non c'è più. Aiutaci a fare chiarezza, dai informazioni su questa brutta storia". L'appello è stato lanciato dalla presunta vittima, adesso diventato uomo adulto, che ha trovato la forza e il coraggio di scrivere questo appello dopo tanti anni.
A divulgare la notizia è stato l'associazione Rete L'Abuso, che sottolinea di non essere a conoscenza dei dettagli di questa brutta vicenda. L’Associazione dei sopravvissuti all’abuso sessuale del clero però, ha pubblicato sul proprio sito la storia di un altro giovane, i cui abusi sarebbero fatti risalire allo stesso sacerdote, più o meno, nello stesso arco temporale.
Due indizi che comunque non fanno una prova ma che gettano più di un'ombra su una vicenda terribile che scuote il quartiere.

Nel frattempo, il prete che si denuncia essere stato l'abusatore, di uno più ragazzi, è deceduto. Da tempo era ospite della sua congregazione a Genova ed è morto lo scorso 12 febbraio. Ma sulla vicenda resta il più alto riserbo, segno che il mistero non è stato del tutto chiarito.
L’Associazione, suppone infatti, si tratti di una vicenda collegata ai presunti fatti denunciati da un proprio assistito all’autorità civile nel 2017 e alla chiesa nel 2018, con al centro il prete veronese della parrocchia.
Per l’associazione dunque "è verosimile pensare che un’altra presunta vittima, probabilmente dopo aver letto il racconto del nostro assistito, a suo modo si sia fatto avanti» e chiede dunque che l’autore di questo gesto si faccia avanti.

Sarà ovviamente poi compito della giustizia ordinaria, fare luce sull’intera faccenda".

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