Cronache

Dopo la sentenza, l'Inps si adegua: "Bonus mamma alle immigrate"

L'Inps si adegua già alla sentenza del tribunale di Milano che obbliga l'istituto a pagare il bonus mamma anche alle donne immigrate

Dopo la sentenza, l'Inps si adegua: "Bonus mamma alle immigrate"

L'Inps si adegua già alla sentenza del tribunale di Milano che obbliga l'istituto a pagare il bonus mamma anche alle donne immigrate che non hanno un permesso di soggiorno di lungo periodo. E così con una breve nota sul sito, l'istituto di previdenza sociale fa sapere che rispetterà il verdetto: "L'Inps agirà in ottemperanza all'ordinanza del Tribunale di Milano che impone di "estendere il beneficio del premio alla nascita a tutte le future madri regolarmente presenti in Italia che ne facciano domanda" e che si trovino nelle condizioni previste dalla legge 232 del 2016. Lo scrive sul proprio sito lo stesso istituto di previdenza, precisando di aver già contattato i ministeri vigilanti e la presidenza del Consiglio dei Ministri e di essere al lavoro per predisporre "i necessari interventi sulle procedure telematiche". Qualche giorno fa l'Inps aveva spiegato il motivo per cui aveva rilasciato la circolare che escludeva le donne immigrate con permesso di lungo periodo: "La circolare - aveva spiegato l'Inps in passato - è stata redatta seguendo le indicazioni scritte della Presidenza del Consiglio" con i "requisiti presi in considerazione per l'assegno di natalità di cui alla legge di Stabilità 190 del 2014 (Bonus bebè, ndr) e quindi esclude l'accesso alle straniere senza carta di soggiorno". Ma i giudici hanno deciso in modo diverso e adesso l'istituto dovrà versare il bonus ad una platea molto più vasta.

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