Cronache

Sette giorni su sette per 16 ore: così cambia il medico di base

Il sistema sanitario verso una nuova organizzazione: nascono le Aft e i maxi-ambulatori in grado di fornire assistenza capillare dalle 8 a mezzanotte

Sette giorni su sette per 16 ore: così cambia il medico di base

Un medico disponibile per 16 ore al giorno, sette giorni su sette per evitare di intasare i pronto soccorso. Una vera e propria rivoluzione del Servizio sanitario nazionale quella annunciata nelle scorse ore dal comitato di settore Regioni sanità, di cui fa parte anche il governo.

Come riporta la Stampa, infatti, l'"Atto di indirizzo per il rinnovo delle convenzioni di medicina generale" (che dovrà ora essere discusso con i sindacati di categoria) prevede che sia assicurata a tutti gli assistiti una continuità assistenziale tra le 8 e mezzanotte (che si riduce dalle 8 alle 20 per i pediatri) tutti i giorni, grazie a una "staffetta" tra medico di base e gurdia medica. Tra mezzanotte e le 8, invece, l'assistenza sarà demandata al 118. Per far questo il sistema verrà organizzato secondo un nuovo modello, garantito dalle Aft (Aggregazioni territoriali funzionali).

Nella pratica funzionerà così: fuori dai turni del proprio medico, ce ne sarà un altro che potrà collegarsi tramite un database che conterrà tutte le informazioni sanitarie dell'assistito. Infine, interverrà la guardia medica. "Nelle grandi città basterà rivolgersi allo stesso studio al quale si è abituati ad andare in visita", spiega al quotidiano torinese il segretario del sindacato dei medici di medicina generale Fimmg, Giacomo Milillo, "Nei piccoli centri più probabilmente, finito il turno del medico di propria scelta ci si dovrà spostare nel vicino studio del medico che gli subentra". Questo significa anche che, soprattutto in città, sarà sempre più facile che i medici si associno tra loro dando vita a "maxi ambulatori".

Strutture più grandi di quelle attuali che potrebbero quindi dare anche altri servizi specialistici ed evitare così il ricorso massivo alle emergenze.

E non solo: quando le Aft andranno a regime sarà poi possibile dagli studi medici anche prenotare prestazioni nelle Asl e pagare il ticket.

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