Cronache

Sfregiato il Colosseo, è opera di una turista tedesca

Ennesimo sfregio al patrimonio artistico della Capitale. Ieri pomeriggio, una turista tedesca ha inciso con una moneta il suo nickname - “Suba” - su una delle colonne marmoree che compongono l’arcata superiore dell’anfiteatro romano

Sfregiato il Colosseo, è opera di una turista tedesca

Non c’è pace per il patrimonio artistico di Roma. Uno stillicido costante che, nei periodi di massima affluenza turistica, tocca l’apice. Così ancora una volta nel mirino dei vandali è finito il monumento simbolo della Città Eterna: il Colosseo.

Così, ieri pomeriggio, una turista tedesca ha inciso con una moneta il suo nickname - “Suba” - su una delle colonne marmoree che compongono l’arcata superiore dell’anfiteatro romano.

Il nuovo sfregio apparso sul marmo del Colosseo
Ennesimo sfregio al patrimonio artistico della Capitale. Ieri pomeriggio, una turista tedesca ha inciso con una moneta il suo nickname - “Suba” - su una delle colonne marmoree che compongono l’arcata superiore dell’anfiteatro romano.

Era arriva nella Capitale per turismo e, alla vigilia della partenza, non ha resistito alla tentazione di lasciare un segno indelebile del suo passaggio. La donna, di 43 anni, dopo esser entrata all’interno dell’Anfiteatro Flavio ha quindi impresso sulla pietra secolare la sua sigla.

Immediatamente fermata dai militari che presidiano l’area archeologica del Foro Romano, è stata denunciata a piede libero, su segnalazione della Soprintendenza speciale del Colosseo, dai Carabinieri di Piazza Dante. Ed adesso dovrà rispondere di danneggiamento aggravato su edifici di interesse storico.

Episodi del genere sono frequenti. Ad aprile scorso, infatti, la stessa idea era venuta ad un turista ecuadoregno di 55 anni che, con modalità identiche a quelle della sua “omologa” tedesca, aveva scalfito un blocco di pietra con una moneta da 1 euro per immortalarci il nome dei suoi due figli.

Lo scorso gennaio, invece, su uno dei pilastri che affaccia sul lato dell’ingresso della metropolitana erano apparse alcune scritte - “Balto” e “Morte” - realizzate con vernice nera.

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