Si "buca" alla stazione davanti al figlio di un anno: la Polfer mette il piccolo al sicuro

Appena un anno. A quell’età i bambini – se camminano – a stento riescono a tenersi in piedi e guardano immagini a colori. Lui invece era su una banchina della stazione ferroviaria centrale di Napoli a osservare il padre che si “bucava”. Un piccolo, che a fatica muove i primi passi e riesce a stare in equilibrio sulla sue gambe, trapiantato sul marciapiede di un binario ad assistere inconsapevolmente al degrado. E mentre chi gli ha dato la vita era accovacciato, concentrato sulla sua pelle alla ricerca del punto in cui iniettare la dose di sostanza stupefacente, quel bambino era lì abbandonato, esposto a ogni tipo di rischio: intorno a sé c’era il capolinea delle strade ferrate che conducono a Napoli, immerso in un luogo caotico in cui si confondono criminali di ogni tipo.

Gli uomini della Polizia ferroviaria di Napoli hanno assistito alla scena e sono intervenuti immediatamente per recuperare il bambino e metterlo al sicuro. Del caso è stata informata la Procura della Repubblica presso il tribunale di Napoli, che ha disposto che il piccolo venisse affidato alla madre. Il papà, invece – un 31enne di nazionalità bulgara sul cui conto pendono numerosi precedente penali e di polizia – è stato segnalato all’autorità amministrativa e alla Procura. La scoperta da parte della Polfer è avvenuta ieri pomeriggio durante servizi di controllo finalizzati alla prevenzione prevenzione e repressione dei reati in genere, al contrasto dei fenomeni di illegalità diffusa e alla prevenzione di attentati terroristici in ambito ferroviario. Nel corso dei servizi, inoltre, è stato tratto in arresto un italiano colpito da ordine di esecuzione per la carcerazione: dovrà espiare la pena di mesi 7 e giorni 29.