Cronache

"Siamo morti": la reazione dei genitori del killer di Noemi

I genitori dell'assassino di Noemi si sfogano davanti alle telecamere di "Chi l'ha visto" dopo aver scoperto della confessione del figlio

"Siamo morti": la reazione dei genitori del killer di Noemi

"È finita, siamo morti". È questa la reazione dei genitori del ragazzo 17enne arrestato per aver ucciso Noemi Durini dopo avre appreso a "Chi l'ha visto?" della confessione del figlio. "Hanno trovato la ragazza", dice l'inviata. "Sono contento!", dice il padre del fidanzato. "Morta - aggiunge Paola Grauso -. E Lucio ha confessato". L'uomo scoppia in lacrime e urla: "Hanno creato un mostro, e il mostro se lì è mangiati". Poi, davanti alle telecamere intervine la madre: "Se sai qualcosa parla, gli dicevamo. Indagavano pure il padre. Non sapeva nulla, ha sempre ripetuto. È finita, ora siamo morti, morti. Contenti?". Sempre a "Chi l'ha visto?" il padre del ragazzo aveva parlato della vicenda e della scomparsa della ragazza: "È è entrata in casa mia ben accetta come la fidanzatina di mio figlio, circa un anno fa. Dopo neanche un mese, invitata a una festa qua vicino con mio fratello, ha piazzato un casino della madonna contro una ragazza chiamata Rebecca. Per gelosia. Mi ha detto 'ti devo fare impazzire'. Mi ha detto di tutto 'drogato, coglione'. Ho tollerato tutto per amore di mio figlio. Una notte, al mio rifiuto di chiamare sua madre per dirle che rimaneva qui a dormire, lei due notti dopo è entrata dalla finestra, si è nascosta nell'armadio e nottetempo è andata a dormire con mio figlio. Era fine gennaio". Poi ha aggiunto: "Quella ragazza è cresciuta in mezzo alla strada da quando aveva 12 anni - continua -. Aveva un bagaglio d'esperienza molto più grande di mio figlio, era lei che comandava nel gruppo. Una volta mi chiamano dalla scuola: 'Guardi che li ho visti con i miei occhi, la ragazza ha assalito suo figlio e lui è tutto graffiato'. Era lei che picchiava lui. Addirittura gli diceva di scannarci. Aveva trovato i soldi da dare a un certo tipo per comprare una pistola per spararci. Era tutt'altro che una brava ragazza. Era una ragazza cresciuta allo stato brado". Dopo queste parole è arrivata la notizia della confessione del figlio.

L'ultimo atto di questa tragedia leccese.

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