Sgarbi quotidiani

La Sicilia batta un colpo

La Sicilia batta un colpo

Immaginiamo un'ideale interrogazione parlamentare, ora che io sono fuori del governo siciliano, al presidente della Regione Nello Musumeci, uomo probo e amante della Sicilia. Un uomo vicino a lui, l'ex assessore Fabio Granata, andando «oltre», ha sostenuto e fatto vincere un sindaco di centrosinistra, determinando una scissione, com'era inevitabile. Destino vuole che il mio successore all'assessorato ai Beni culturali della Regione siciliana sia l'ottimo Sebastiano Tusa, grande archeologo, fedelissimo di Granata. Questo, nell'evidente imbarazzo di una situazione pirandelliana, spiegherebbe il suo silenzio e anche quello del suo direttore generale Sergio Alessandro (vicino a Miccichè e alla già ministra Stefania Prestigiacomo, nemici di Granata), rispetto allo scandalo di un edificio sicuramente abusivo e impertinente davanti al castello Maniace in Ortigia, fortemente voluto dall'attuale sindaco, e già sotto l'attenzione della magistratura. Di questa babele di un centrodestra al governo la città di Siracusa patisce, il rispetto della legge è eluso; ma Musumeci, arbitro giusto, non può tacere.

A lui chiedo, e lui interrogo, per sapere quale posizione assuma la Regione rispetto a un bene demaniale, oltre che sfregiato, affidato in concessione a un privato per dodici anni, creando una servitù alle pubbliche amministrazioni che avrebbero ceduto l'area dello scandalo per una cifra irrisoria. Nello, il silenzio è d'oro (per gli altri): batti un colpo!

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