Rubrica Cucù

Dalla sigaretta al ciuccio

L'oncologo Umberto Veronesi ha difeso la sigaretta elettronica da chi vuole vietarla

Dalla sigaretta al ciuccio

L'oncologo Umberto Veronesi ha difeso la sigaretta elettronica da chi vuole vietarla. In effetti, è possibile che pure la sigaretta elettronica, priva di tabacco in combustione e povera di nicotina, nuoccia alla salute? Non è che la sigaretta viene vietata a prescindere dal suo contenuto, solo perché si è fatta un brutto nome?

Dicono di vietarla a scopo precauzionale, nell'attesa di conoscere i suoi effetti, ma che modo di ragionare è questo, dovremmo vietare tutti gli strumenti tecnologici nuovi perché non abbiamo ancora sperimentato gli effetti nel tempo: sospendiamo tablet, iPod, mp3 e smartphone, droni e forni micro-onde, robot da cucina e da passeggio? Cosa resta allora a un povero fumatore? Arrotolare gli scontrini fiscali, o meglio i post-it che hanno un lato adesivo, succhiare penne non elettroniche, ma senza foga per non assumere inchiostro, rilanciare le sigarette di cioccolata o di chewing-gum dei bambini d'un tempo, o per sentirsi più ecologici fumare radici di liquirizia, dette zippi dolci?

A questo punto meglio andare alla radice. Se la sigaretta è davvero il surrogato del ciucciotto (che a sua volta rimanda al capezzolo materno) perché non lanciare il succhiotto per adulti? Ci darebbe un'aria molto giovanile, da poppante. Ci renderebbe meno loquaci, meno frignoni, meno sboccati. Ciuccianti e sereni. Il succhiotto potrebbe essere impregnato di aromi alcolici o odore di tabacco.

L'importante è che non emetta fumo, altrimenti anche sul ciucciotto si accanirebbe il fumus persecutionis.

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