Cronache

La sinistra contro il papa patrono dell'esercito: ma Giovanni XXIII amò i militari

L'ex segretario popolare Castagnetti contesta la nomina del Papa buono a patrono dell'esercito. Ma dimentica l'affetto che San Giovanni XXIII aveva per i militari

La sinistra contro il papa patrono dell'esercito: ma Giovanni XXIII amò i militari

Papa San Giovanni XXIII non è ancora stato consacrato ufficialmente come nuovo patrono dell'esercito italiano che già scoppiano le polemiche. Il "Papa buono" verrà nominato santo patrono della nostra Forza Armata di terra in una cerimonia in programma per oggi a Roma ma non tutti sono d'accordo con questa scelta.

Fra i critici eccellenti c'è anche Pierluigi Castagnetti, democristiano di lungo corso e ultimo segretario del nuovo Partito Popolare italiano, sciolto all'inizio degli anni Duemila. Che scrivendo su Facebook ha bollato la scelta come "semplicemente assurda" e chiedendosi se "ci fosse bisogno" di un patrono per l'esercito.

"Mi chiedo perché questa scelta -prosegue piccato - È il Papa della Pacem in Terris. Si vuole associare all'esercito un patrono che sia segno di contraddizione con la sua funzione istituzionale o si vuole "contenere" lo spessore profetico di un Papa la cui memoria nella coscienza di tutti è vissuta come il simbolo della bontà e della pace."

Il cardinale mons Gualtiero Bassetti, di recente nominato presidente della Conferenza Episcopale italiana, si è trincerato dietro la più diplomatica delle risposte, rispondendo ai giornalisti di "non volere entrare nelle questioni perché ne sono stato informato questa mattina" (oggi per chi legge, ndr).

Ma fra i fedeli c'è chi non concorda con le parole di Castagnetti e difende la scelta di San Giovanni XXIII come patrono dell'esercito. Sul profilo Facebook del politico democristiano c'è infatti anche chi ricorda che le parole contro la guerra del grande Papa Santo non siano mai state intese come un attacco contro gli eserciti in quanto tale. E fra i lettori più attenti c'è anche qualcuno che linka un documento ufficiale ospitato sul sito ufficiale della Santa Sede, in cui l'allora Sommo Pontefice si rivolgeva ai cappellani in congedo.

"Il vivere in fraterno contatto per mesi e mesi, in una comunanza di anime, temprata nel pericolo e nella generosità quotidiana - disse allora il Papa - fa scoprire nel nostro prossimo sempre nuove profondità, espressioni di fede, di fiducia in Dio, di abbandono nella preghiera, di serena rassegnazione. [...] Epoca dunque di spirituale arricchimento, a cui si aggiunge l'opera costruttiva della disciplina militare che forma i caratteri, plasma le volontà educandole alla rinunzia, al dominio di sé, all'obbedienza.

" La testimonianza di come il grande Papa fosse certo contro la guerra ma non certo contro i militari.

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