Sisma Centro Italia

Sisma, 600 euro al mese per gli sfollati

Gli sfollati avranno diritto anche alla sospensione dei mutui e, a breve, andranno a vivere nei minichalet, seguendo il 'modello Onna'

Sisma, 600 euro al mese per gli sfollati

Seicento euro al mese per gli sfollati che non hanno più una casa o vivevano in un immobile attualmente inagibile. È questo che prevede la prima ordinanza del capo della Protezione Civile, Fabrizio Curcio che attribuisce, inoltre, ai sindaci dei comuni colpiti la facoltà di disporre occupazioni ed espropri immediati e ai prefetti deroghe alla normativa sugli appalti. Tutto questo avviene grazie ai primi 50 milioni di euro stanziati dal governo.

Ai comuni, come spiega Il Messaggero, spetterà il compito di occuparsi dell'istruttoria per l'assegnazione del contributo alle famiglie sfollate, pari a 200 euro al mese per ogni persona che viveva nell'abitazione fino a un massimo di 600 euro mensili. A chi viveva da solo saranno dati 300 euro e “nel caso in cui siano presenti persone di età superiore ai 65 anni, portatrici di handicap, o disabili con una percentuale di invalidità non inferiore al 67% - si legge nell'ordinanza - è concesso un contributo aggiuntivo di 200 euro mensili per ognuna della persone indicate, anche oltre il limite massimo di 600 euro mensili previsti per famiglia”. I benefici economici saranno concessi “fino a quando non si siano realizzate le condizioni per il rientro nell'abitazione ovvero non si sia provveduto a un'altra sistemazione stabile” per gli sfollati. Saranno sufficienti due testimoni per occupare o espropriare immobili e terreni destinati agli sfollati. Sugli appalti per la ricostruzione vigilerà l'Anac di Raffaele Cantone.

Col decreto del 25 agosto scorso si specifica che ai titolari dei mutui basterà compilare un'autocertificazione dei danni sugli immobili per avere dalle banche la sospensione di tali mutui. Una misura che durerà “fino alla ricostruzione, all'agibilità o abitabilità” degli edifici e “non oltre la data di cessazione dello stato di emergenza”. Gli sfollati decideranno se sospendere l'intera rata o quella della sola quota capitale. Le banche avranno trenta giorni di tempo per informare i clienti “almeno mediante avviso esposto nelle filiali e pubblicato sul proprio sito internet della possibilità di chiedere la sospensione, indicando tempi di rimborso e costi dei pagamenti sospesi”.

A coordinare i prefetti e gli enti locali sarà il capo della protezione civile per gli interventi di “soccorso, assistenza e ricovero” delle popolazioni colpite “alla messa in sicurezza delle aree interessate e agli interventi urgenti volti a evitare situazioni di pericolo o maggiori danni”. Per indirizzare tutte le operazioni sul territorio è stato, infine, istituito il Dicomac, la Direzione di comando e controllo per la gestione dell'emergenza nei prossimi mesi.

Intanto si è deciso definitivamente: no ai container o alle new town, sì ai minichalet a nucleo famigliare. Entro 3 mesi arriveranno le prime abitazioni in legno su modello tedesco, già usate a Onna nel 2009. Casette calibrate sulle dimensioni di ogni famiglia che, tra costruzione, riscaldamento e allacci, non arriveranno prima di 20 giorni. Il costo previsto è di 1400 euro per metro quadrato e cioè significa che per una casetta di 40 mq serviranno 55mila euro. Secondo stime approssimative, riportate dal Corriere della Sera, serviranno circa 700 chalet da distribuire su tutta l’area colpita dal sisma per una spesa totale di circa 35 milioni.

Le aree destinate agli chalet, però, potrebbero non essere quelle dei campi attuali anche se l’idea è quella di far abitare ogni sfollato vicino al suo Paese.

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