Slovenia, cadavere in fiume, si teme possa appartenere a Davide Maran

SLOVENIA. Potrebbe appartenere al giovane italiano scomparso nel nulla ormai tre mesi fa in Slovenia, il cadavere rinvenuto ieri pomeriggio durante un’ispezione effettuata dai vigili del fuoco lungo il corso del fiume Ljubljanica.

Di Davide Maran, ventiseienne nato a Cento in provincia di Ferrara, che si trovava a Lubiana per motivi di studio , si erano perse le tracce a partire dallo scorso 25 marzo. Le ricerche del ragazzo, partite qualche giorno dopo la sua scomparsa, si erano concentrate in particolar modo lungo il corso dei fiumi che attraversano la città, ovvero la Ljubljanica e la Sava: tutto questo per il fatto che le immagini più recenti di Davide, registrate da una videocamera di sorveglianza, vedevano il giovane impegnato in una passeggiata proprio sul lungofiume di Lubiana.

Purtroppo le operazioni di dragaggio del fiume, effettuate in collaborazione tra vigili del fuoco e sommozzatori, si sono dovute interrompere per un lungo periodo a causa delle ostili condizioni meteorologiche, per poi riprendere regolarmente in questi giorni.

Nel pomeriggio di ieri, durante una perlustrazione effettuata nell’area di Vevce, un comune che si trova ad oriente rispetto alla città di Lubiana, è stato rinvenuto un cadavere. Immediata la recinzione dell’area da parte delle forze dell’ordine impegnate, che non si sono volute comunque sbilanciare circa l’identificazione del corpo ritrovato dai sommozzatori.

È stata infatti autorizzata e programmata un’autopsia giudiziaria, così da poter chiarire con certezza a chi appartengano i resti emersi dalle acque del fiume e se siano rilevabili su di essi dei segni di violenza.