Cronache

Spunta la "cucina gay", dove tutto parla di sesso

Arriva un ricettario gay, che è denso di riferimenti sessuali. Così la parcellizzazione secondo i generi finisce per interessare pure la cucina

Spunta la "cucina gay", dove tutto parla di sesso

Le battaglie per la promozione delle istanze Lgbt passano pure dallo spignattare attorno alle piastre. Almeno per la cosiddetta "cucina gay", che esiste già da qualche tempo, ma che si sta affermando in Europa e nel mondo di pari passo con quella che sembra una vera e propria vittoria sul piano culturale.

Sdoganare le metafore sessuali e le allegorie ammiccanti, per quel settore di arte culinaria che può vantare l'appartenenza a uno specifico orientamento sessuale, cioè quello omosessuale, non sembra rappresentare un problema. Sul ricettario di cui stiamo per parlare, che è tutto italiano, si può apprendere, volendo, dell'esistenza di varie tipologie di specialità. Si va dal "Banana Africa" al "Tiramelosù", passando pure dalle "Mele del seminarista", dal "Salmone alla sveltina con trio di peperoni" e così via. Con buona pace, magari, di quello che una volta veniva comunemente chiamato bigottismo.

Su La Verità di oggi è possibile rintracciare una vera e propria elencazione completa. Chi vuole può esercitarsi ai fornelli. La possibilità di apprendere è offerta dalla lettura di questo libro specifico, che si intitola "Cucina italiana gay facile e creativa", che è stato scritto da Davide della Rondella e da Antonio Lapipa e che è edito da Ponte Sisto. L'ingrediente di base, fanno notare sul quotidiano diretto da Belpietro, non cambia scorrendo le pagine: il riferimento al sesso. Ma a farla da padrona potrebbe essere una forte dose di propaganda Lgbt. Ogni piatto presenta del resto l'ausilio di una spiegazione, dove si tenderebbe a fare del proselitismo su certi temi.

Una volta - come ricorderete - una polemica ha interessato, suo malgrado, un cuoco -pasticcere che si era rifiutato di confezionare una torta per un matrimonio tra due gay. Sono stati fatti passi da gigante.

La parcellizzazione secondo i generi finisce per interessare pure i risultati che si possono ottenere in cucina, ma differentemente dai ricettari classici, in cui non sono rintracciabil elegie dell'eterosessualità, l'arte presentata in questo caso ambisce alla patente di letteratura.

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