Cronache

Spunta il reddito per i giovani: a tutti arrivano 500 euro

Stando a quanto riporta Il Messaggero, oltre al reddito di cittadinanza nella legge di bilancio ci sarebbe anche il reddito per i giovani

Spunta il reddito per i giovani: a tutti arrivano 500 euro

La legge di Bilancio, dalla flat tax alle pensioni fino al reddito di cittadinanza, porta con sé parecchie novità e ora iniziano a circolare le prime indicrezioni sulle bozze.

Mentre il governo continua a riunirsi, sul reddito di cittadinanza si iniziano già ad avere alcune anticipazioni. Il Messaggero, infatti, ha potuto visionare alcune bozze della misura tanto voluta dal Movimento Cinque Stelle. Come fa sapere il quotidiano romano, oltre all'assegno di 780 euro previsto per le persone in povertà assoluta (bisognerà dimostrarlo con documenti concreti), spunta un "reddito base universale". Cioè? Un reddito garantito a tutti (giovani) a prescindere dal reddito familiare.

Cos'è il reddito di base universale?

Si tratta di un assegno di 500 euro al mese che verrebbe assegnato a tutti i giovani tra i 18 e i 26 anni, con diploma o laurea. Questo reddito dovrebbe durare - sempre secondo Il Messaggero - per due anni. I giovani dovrebbero essere così impegnati nella loro formazione per il futuro. L'obiettivo, quindi, dovrebbe essere quello di far iscrivere i giovani agli uffici di collocamento in modo da aumentare il tasso delle persone in cerca di occupazione e, dunque, il potenziale di crescita dell'economia.

I requisiti per accedere al reddito di base universale

La proposta prevede un Isee di 9.360 euro che tiene conto anche della eventuale casa di proprietà. Non si potranno possedere immobili ulteriori rispetto alla prima casa, di valore superiore a 30 mila euro. Il beneficio individuale massimo sarà di 780 euro. Da questa cifra, però, in caso in cui la famiglia dovesse possedere un'abitazione, verranno tolti 280 euro a titolo di "affitto figurativo".

Ma andiamo ancora di più nel dettaglio per capire di cosa stiamo parlando. Sempre secondo quanto anticipa il quotidiano romano, la bozza conterrebbe una sorta di "scala di equivalenza" che determina gli importi del reddito a seconda dei componenti del nucleo familiare. Ad esempio: un solo componente prenderebbe al massimo 780 euro, una famiglia con due componenti 936 euro, una con tre componenti 1.014 euro, una con quattro componenti 1.092 euro, fino a 1.170 euro per i nuclei familiari con cinque o più componenti.

E a chi andrà questo reddito di base universale? A tutti gli italiani e agli stranieri residenti in Italia da almeno cinque anni. Le famiglie beneficiarie, secondo le simulazioni, sarebbero 2,267 milioni, e comprenderebbero 6,7 milioni di individui (comprese le pensioni di cittadinanza). Il beneficio medio sarebbe di 434 euro. Per una famiglia con tre componenti, il beneficio medio calcolato sarebbe di 461 euro.

E per far incrociare la domanda e l'offerta di lavoro per i giovani - perché a questo dovrebbe servire il "nuovo" reddito - sarà previsto un "Sistema informativo unico", una sorta di banca dati che metterà insieme i database del Lavoro, dell'Università, delle Regioni, dei Comuni, dell' Anpal, dei Centri per l'impiego, dell'Inps, dell'Agenzia delle Entrate e delle Asl. Chi riceve il sussidio dovrà recarsi tre volte al mese almeno presso il Centro per l'impiego, dovrà partecipare a corsi di formazione e dare la propria disponibilità a lavorare. Non potrà rifiutare più di tre offerte congrue. Le offerte ricevute nei primi dodici mesi dovranno essere entro i 50 chilometri dalla residenza, poi si salirà ad 80 chilometri.

Ma non sarebbe finita qui. Perché chi trova lavoro avrà un bonus di due mensilità di reddito. Chi invece spende meno del 70% dei soldi ricevuti con il sussidio riceverà un taglio del 4% all' assegno.

Alle imprese con meno di 15 dipendenti che assumono un sussidiato, sarà cancellata l'Irap.

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