Cronache

SS alla fiera del tartufo. E il Pd chiama il Viminale

Alla rievocazione storica nell'Alessandrino i partigiani bloccati dal maltempo. Arrivano solo le comparse nazi. Ed è bufera

SS alla fiera del tartufo. E il Pd chiama il Viminale

Divisa da SS, pistola nella fondina e divisa da ordinanza. Così, vestiti da nazisti, scortavano i turisti e i visitatori a passo di marcia. È successo la domenica scorsa a Murisengo, un paesino in provincia di Alessandria che conta poco più di 1.500 abitanti. Sembrava di essere ripiombati all'epoca dei rastrellamenti.

Quella che avrebbe dovuto essere una semplice rievocazione storica, ha rischiato di diventare un caso politico. Le foto dei novelli nazisti fanno il giro dei social network. E il parlamentare piddino Michele Anzaldi è corso a invocare addirittura l’intervento del Viminale. A gettare acqua sul fuoco ci ha però pensato Claudio Stevanin, socio della 77/o Lupi Solitari, una associazione di appassionati di modellissimo e, appunto, rievocazioni storiche. "Volevamo rappresentare un posto comando partigiano, ma per colpa dell’ alluvione che ha colpito l’Alessandrino si sono presentati soltanto i figuranti nazisti - spiega - non volevamo offendere nessuno e quando abbiamo capito che la nostra presenza non era gradita, abbiamo mollato tutto e ci siamo subito cambiati". Eppure quello che per Stevanin e i suoi amici, che dal 1996 organizzano rievocazioni storiche di varie epoche, voleva essere soltanto un modo per passare la domenica pomeriggio ha suscitato polemiche a non finire.

"Una vergogna", si sono lamentati i turisti presenti per la fiera del tartufo a Murisengo. Dove all’epoca della Seconda guerra mondiale esisteva davvero un presidio della Brigata Nera ritenuta responsabile di fucilazioni, torture e scorribande. Il sindaco Giovanni Baroero si è subito dissociato dall’iniziativa. E il piddì Anzaldi ha evocato l’apologia del fascismo ricordando "le 15mila vittime italiane delle 400 stragi naziste nel nostro Olocausto che si aggiungono all’abominio dell’Olocausto e della Seconda guerra mondiale". L’associazione ha anche inviato una lettera al primo cittadino del paese per spiegare le reali intenzioni dei suoi soci.

"Si figuri se volevamo fare una cosa del genere - si giustifica Stevanin, che vive a Murisengo, dove l’associazionie 77/o Lupi Solitari ha sede - io avevo uno zio partigiano, non potrei mai fare una cosa del genere".

Commenti