Cronache

Lo stalking "per contratto": così la donna perseguita l'amante

Un contratto da 50mila sterline in 21 clausole nel quale si stabiliva il divieto a cambiare numero di telefono, l’obbligo di tenere i dispositivi mobili sempre accesi e soprattutto l’impegno a rispondere tempestivamente a ogni telefonata o, in caso di comprovata impossibilità, di richiamare al massimo entro 15 minuti

Lo stalking "per contratto": così la donna perseguita l'amante

Sembrava una storia come tante e invece per Jarlath Rice si è trasfrormato in un incubo durato 11 anni. Bersagliato di telefonate e messaggi a tutte le ore del giorno e della notte e costretto dall'insistenza asfissiante della donna, Lina Tantash, a firmare un contratto che prevedeva il matrimonio entro un anno, adesso, dopo che la donna è stata arrestata per stalking, Jarlath può ritornare ad avere una vita normale.

Secondo quanto riporta il Corriere, i due si erano conosciuti a Dublino nel 2007, dove l'uomo lavorava come regista. Una storia fugace all'apparenza che a poco a poco cominciò a trasformarsi in un rapporto malsano, fino alla firma di un contratto da 50mila sterline in 21 clausole, privo ovviamente di qualunque valore legale, nel quale si stabiliva il divieto a cambiare numero di telefono senza ampio preavviso; l’obbligo di tenere i dispositivi mobili sempre accesi, in carica e perfettamente funzionanti, evitando luoghi poco accessibili dove la linea poteva saltare o essere disturbata; e soprattutto l’impegno a rispondere tempestivamente a ogni telefonata o, in caso di comprovata impossibilità, di richiamare al massimo entro 15 minuti.

Per scappare alle assurde condizioni di Lina, Jarlath era arrivato a lasciare l'incarico come project manager al Trinity College di Dublino per trasferirsi sulle coste inglesi di Brighton a lavorare come tutor universitario.

Alla polizia l'uomo ha riferito di aver firmato quell'assurdo contratto spinto non da necessità economiche, ma dalla continua insistenza della donna e sperava che a quel punto il tempo e la lontananza sarebbero serviti per placare l'ossessione della donna per lui.

Il trasferimento però non aveva risolto nulla. Lina infatti aveva assunto un detective privato per monitorare gli spostamenti di Jarlath e per vendicare il suo "amore non corrisposto" si è spinta a fargli recapitare in ufficio centinaia di chili di pizza ordinati a suo nome, o a prenotargli intere schiere di taxi per costringerlo a pagare il salatissimo conto.

La corte di Brighton ha riconosciuto la donna colpevole di stalking e il mese prossimo ci sarà la sentenza definitiva sul caso.

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