Cronache

Stamina, il giudice: "Il metodo è un'enorme truffa scientifica"

Pesanti le motivazioni della sentenza di condanna. Il gup torinese sostiene che sia stata raggiunta la prova della "potenziale nocività e pericolosità" del metodo

Davide Vannoni, fondatore del metodo Stamina
Davide Vannoni, fondatore del metodo Stamina

Il "metodo Stamina" è una "enorme truffa scientifica". A metterlo nero su bianco il giudice di Torino, Potito Giorgio, nelle motivazioni della sentenza con cui ha condannato in abbreviato, rispettivamente a sei mesi e a due anni, Carlo Tomino dell'Aifa e Marcello La Rosa, ex socio di Vannoni. Nello stesso procedimento lo scorso marzo il padre di Stamina, Davide Vannoni, aveva patteggiato una condanna a un anno e dieci mesi. Avevano patteggiato anche altri sei imputati, mentre i medici degli Spedali Civili di Brescia, andranno a processo con rito ordinario nel giugno 2016. Si tratta dell'ex direttrice sanitaria Ermanna Derelli, la segretaria del Comitato etico Carmen Terraroli, il pediatra Fulvio Porta e la biologa Arnalda Lanfranchi, che non hanno scelto riti alternativi.

"Emerge chiaramente, secondo quanto scrive il gup, come l'attività del gruppo Vannoni, per tutto il periodo in cui si è protratta (ossia tra il 2007 e il 2014) ed in tutte le sedi in cui si è dislocata, si sia sempre svolta del tutto al di fuori della normativa vigente, presentando peraltro aspetti di segretezza incompatibili con le più elementari regole deontologiche che dovrebbero disciplinare l'attività medica".

Dopo avere ripercorso il contenuto delle consulenze tecniche disposte durante il processo, il giudice conclude che "si deve ritenere che sia stata raggiunta la prova non solo all'inutilità e della mancanza di fondamento scientifico del cosiddetto metodo Stamina, ma anche alla potenziale nocività e pericolosità dello stesso".

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