Cronache

Strage Puglia, il pm: "Parlare di errore umano è corretto ma riduttivo"

Strage Puglia, il procuratore facente funzioni di Trani, Francesco Giannella, osserva che "parlare di errore umano è corretto ma assolutamente riduttivo"

Strage Puglia, il pm: "Parlare di errore umano è corretto ma riduttivo"

"Parlare di errore umano è corretto ma è assolutamente riduttivo. Per ora è un work in progress, noi ci impegneremo per fare sì che tutti coloro che hanno avuto un ruolo in questo terribile disastro, se lo hanno avuto, siano perseguiti dalla giustizia". Così il procuratore facente funzioni di Trani, Francesco Giannella, ha risposto ai cronisti facendo un punto sulle indagini per la tragedia ferroviaria tra Andria e Corato. "Tutti vogliono i veri colpevoli - ha aggiunto - e la richiesta di giustizia dei familiari delle vittime è legittima".

Giannella non conferma il numero degli indagati - secondo alcune fonti giudiziarie sarebbero soltanto due i nomi iscritti nel registro, i due capostazione di Andria e Corato, ma non ci sono conferme. Ma rivela che per gli investigatori la dinamica di quel che è accaduto è chiara: "In linea di massima la dinamica è stata ricostruita ma dobbiamo avere certezze".

Colpa di un cambio di treno?

Moglie e figlia di una delle 23 vittime (Enrico Castellano) riferiscono la versione data da alcuni sopravvissuti: i passaggeri del treno partito da Andria sarebbero stati fatti scendere dal primo treno, fermo sul binario 1, per salire su un secondo convoglio, fermo sul binario 2, che sarebbe partito in ritardo. La causa dell'incidente potrebbe essere legata proprio al cambio di treno. "La comunicazione tra i capistazione per il via libera - si ipotizza - si sarebbe basata sul primo treno e sull'orario di partenza di questo, che però non è più partito. E non sul secondo convoglio che invece è partito in ritardo rispetto al primo".

Dalla procura di Trani, però, al momento non ci sono conferme.

Commenti