Cronache

Strage al tribunale, l'accusa della moglie di Erba: "Ignorato da tutti"

Alla commemorazione non è stata invitata e i funerali del marito si terranno separatamente. "Delle autorità non mi interessa"

Un momento della commemorazione nell'aula magna del tribunale di Milano delle vittime uccise da Claudio Giardiello
Un momento della commemorazione nell'aula magna del tribunale di Milano delle vittime uccise da Claudio Giardiello

I funerali di Stato per le vittime dell'attacco al tribunale di Milano ci saranno, ma saranno una celebrazione a metà, perché il feretro di Giovanni Erba non ci sarà. Lo ha deciso la moglie, Rosanna Mollicone, che in un'intervista alla Stampa denuncia le mancanze delle autorità, che hanno trattato il marito come un morto di serie b.

Tre sono le persone che sono cadute sotto i colpi di Claudio Giardiello, ma i funerali di Erba, che in passato era stato suo socio, saranno mercoledì mattina, nel Duomo di Monza, "con tutti i suoi amici". Venerdì si è tenuta la commemorazione delle vittime, ma la Mollicone accusa: "Nessuno mi aveva avvertito. Nessuno mi ha chiesto di partecipare".

"Anche se nessuna delle cariche dello Stato mi ha chiamato io non mi sono mai sentita sola un minuto", dice la vedova Erba, che ringrazia gli altri familiari per avere pensato a una cerimonia comune, ma dice a questo punto di preferire un'occasione in cui il marito "sia ricordato dai suoi amici".

Per Giorgio, dice, "sarebbero stati più importanti i suoi amici con cui divideva la passione del volo a vela". E "quello che viene scritto sui giornali o detto alla televisione" non è un problema suo.

"So molto bene che Giorgio era una persona onesta".

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