Cronache

Stranieri ubriachi sputano sui carabinieri. Poi si masturbano per cacciarli

A Serravalle Pistoiese due fratelli cubani, ubriachi, sono stati fermati da due carabinieri. Arrestati per oltraggio a pubblico ufficiale e atti osceni in luogo pubblico

Stranieri ubriachi sputano sui carabinieri. Poi si masturbano per cacciarli

Li hanno inseguiti, fermati e infine arrestati. Ma prima i due fratelli cubani hanno oltraggiato l'uniforme e l'istituzione che quei due carabinieri rappresentavano: si sono spogliati e hanno iniziato a masturbarsi per allontanare i militari. Sputandogli pure addosso.

Siamo a Serravalle Pistoiese, nella notte tra domenica 11 e lunedi 12 giugno. I due fratelli cubani, H.A.A. (49 anni residente a Firenze) e E.A.A. (43enne che abita a Como), stavano guidando completamente ubriachi la loro auto sulla Provinciale Lucchese. La loro Opel Agila, come spiega il Tirreno, stava procedendo a zig zag lungo la strada. Rischiando di provocare un incidente.

I carabinieri hanno provato a fermarli intimandogli l'alt, ma i due cubani hanno ignorato del tutto le indicazioni dei militari. Così ne è nato un inseguimento. I due stranieri si sono infine fermati ad un distributore di benzina, permettendo alle forze dell'ordine di raggiungerli. Qui è iniziata la follia generata, forse, dai fumi dell'alcol.

I due fratelli, infatti, si sono spogliati mentre i carabinieri cercavano di identificarli, hanno sputato sulle loro divise e poi hanno iniziato a masturbarsi. Forse nella speranza che si allontanassero. In quel momento i militari hanni richiesto l'intervento di altre due pattuglie, così da riuscire ad ammanettare i due "energumeni". "Ua volta a bordo delle auto di servizio - scrive il Tirreno - si sono prodotti in vari atti di autolesionismo, sbattendo violentemente la testa contro vetri e montanti degli abitacoli".

Alla fine, al 49enne che era alla guida è stata tolta la patente, mentre entrambi sono stati denunciati per resistenza a pubblico ufficiale, oltraggio, rifiuto di sottoporsi all'alcol test, rifiuto di fornire indicazioni sull'identità, porto abusivo di un coltello e atti osceni in luogo pubblico. Portati di fronte al giudice, hanno patteggiato 6 mesi con la condizionale.

E sono tornati a piede libero.

Commenti