Cronache

Straniero drogato accoltella passeggero sul treno

Attimi di terrore sul Caserta-Napoli: l'uomo, proveniente dall'Europa dell'Est e sotto effetto di sostanze stupefacenti, ha ferito con un coltello a serramanico un 47enne

Straniero drogato accoltella passeggero sul treno

Serata di follia e paura sul treno regionale Caserta-Napoli, un 30enne ferisce passeggero di 47 anni con un coltello. L’episodio è accaduto nella prima serata di ieri, poco dopo le sette della sera quando un uomo, in stato di visibile agitazione dovuto all’assunzione di sostanze stupefacenti, ha iniziato a inveire contro le persone che hanno avuto la sfortuna di condividere con lui il breve viaggio ferroviario.

Per tentare di sedare l’animo bellicoso del nuovo arrivato, di origini est-europee, s’è fatto avanti un 47enne di Napoli che ha provato a calmarlo, a ragionarci, a farlo desistere dall’urlare e dal minacciare di cui s’era reso protagonista, turbando la tranquillit à di tutti i viaggiatori. Non c’era stato nessun motivo, nemmeno apparente, che potesse giustificare la rabbia espressa delle grida del giovane di origini straniere. Per tutta risposta, il 30enne ha cacciato dalla tasca un coltello a serramanico e l’ha puntato al volto del “paciere”, ferendolo proprio al viso.

Immediatamente è scattato l’allarme e il capotreno ha fatto fermare il convoglio alla stazione di Napoli Gianturco per consegnare l’aggressore alle forze dell’ordine. Ad attendere l’accoltellatore c’erano gli agenti della Polfer insieme ai carabinieri, dai quali ha provato a scappare abbozzando una rovinosa fuga terminata, però, in una gazzella dell’Arma.

Raggiunto e immobilizzato, il 30enne dell’Est Europa è stato sottoposto agli esami tossicologici ed è risultato positivo a sostanze stupefacenti. È stato trasferito all’ospedale Loreto Mare di Napoli dove è piantonato dalle forze dell’ordine. Nello stesso ospedale è stata trasportata anche la vittima della serata di follia dell’immigrato dell’Est.

Soccorso e medicato dai sanitari napoletani, non ha riportato ferite gravi che sono state dichiarate guaribili in una decina di giorni.

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