Cronache

Stretta su fumo e alcool, la sigaretta elettronica vietata nei luoghi pubblici

Dalla Lorenzin lotta a dipendenze e disturbi del comportamento alimentare. Il Consiglio superiore della sanità studia la stretta sulle e-cig

Stretta su fumo e alcool, la sigaretta elettronica vietata nei luoghi pubblici

Azioni di netto contrasto al fumo, al gioco patologico, all’alcool e alle tossicodipendenze, oltre che ai disturbi del comportamento alimentare. Ad annunciarle il ministro della Salute Beatrice Lorenzin, che oggi in commissione Affari sociali alla Camera ha illustrato le linee programmatiche del suo dicastero: "Nel 2013, sarà adottato il nuovo Piano nazionale prevenzione 2014-2018, con azioni di contrasto innanzitutto al fumo e alla dipendenza da gioco patologico". La III sezione del Consiglio superiore di Sanità (Css) ha fatto sapere al ministro della Salute che la sigaretta elettronica deve essere vietata nelle scuole. Il parere sarebbe stato ispirato "alla migliore evidenza scientifica, alla protezione delle fasce deboli (minori e donne in gravidanza) e alle azioni del governo francese".

"La mia azione di contrasto alla dipendenza dal fumo sarà netta". La Lorenzin è fermamente decisa a continuare anche l’azione già intrapresa per promuovere azioni di contrasto e recupero delle forme di dipendenza dal gioco patologico. Non solo. L’impegno della titolare della Salute sarà rivolto a contrastare tutti i comportamenti a rischio: "Ttutte le forme nuove di dipendenza, quali i consumi fuori pasto, le ubriacature e il binge-drinking tra i giovani". Il ministro ha quindi annunciato azioni di contrasto per il consumo di alcol da parte dei giovani: "Per tale disagio sociale intendo intervenire sia a livello culturale, diffondendo informazioni precise sui rischi, sia per adottare politiche e azioni di prevenzione per l’identificazione precoce del problema". Altra area problematica che "merita uno specifico impegno è quella dei disturbi del comportamento alimentare, come bulimia e anoressia". Da qui la ferma intenzione a promuovere progetti nell’ambito della prevenzione sociale, della promozione di percorsi di cura in età evolutiva e adulta.

Il ministro ha quindi fatto riferimento anche al fenomeno delle tossicodipendenze: "In tale settore l’attività di prevenzione dovrà essere specialmente mirata alle nuove droghe sintetiche, verso le quali si stanno orientando i consumi dei giovani".

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